Solofra piange Maria Rosa uccisa dal marito

La donna è cresciuta nel quartiere di Turci Castello

Maria Rosa Troisi
Maria Rosa Troisi
di Antonella Palma
Venerdì 22 Settembre 2023, 09:35 - Ultimo agg. 09:42
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La comunità di Solofra si è svegliata ieri mattina sconvolta e senza parole per il femminicidio della 37enne Maria Rosa Troisi. La giovane mamma originaria della città conciaria uccisa dal marito, Marco Aiello, con una coltellata alla gola tra le mura domestiche di Battipaglia. Anche se da molti anni la 37enne non abitava più nella città conciaria, in molti ricordano gli anni dell'infanzia e dell'adolescenza trascorsa a Solofra. Residente da giovane nel quartiere di Turci Castello, aveva perso la mamma da oltre una decina di anni. Più recente la scomparsa del papà Raffaele. I fratelli, invece, da tempo si erano trasferiti a Londra. Avvisati dell'accaduto, nelle scorse ore sono immediatamente partiti dall'Inghilterra per portare l'estremo saluto alla sorella, vittima del marito.

Una zia che ancora vive nel quartiere dove da piccola abitava la 37enne Maria Rosa Troisi, la ricorda commossa. «Era una brava ragazza -ha dichiarato - aveva purtroppo perso la mamma da giovane. Dopo un fidanzamento con alti e bassi i due erano giunti al matrimonio.

Quando ho appreso la notizia non riuscivo a crederci mi sentivo morire. Non ho parole per quei due figli piccoli che ora non hanno più la mamma». La vicenda della giovane, mamma di due figli, rimasta vittima dell'efferato delitto compiuto dal marito ha sconvolto la comunità di Solofra. «Non si può morire così - dice una giovane mamma amica di Maria Rosa negli anni dell'adolescenza - quando ho appreso la terribile notizia mi sono ricordata dei tanti momenti trascorsi insieme. Ci siamo conosciute tra i banchi di scuola alle medie. Ho un bellissimo ricordo».

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Incredulo il sindaco di Solofra, Nicola Moretti. «Ricordo bene la donna - dichiara Moretti-, da giovane era piena di vita. Sono molti anni che è andata via da Solofra ma conoscevo la sua famiglia. Lavoratori onesti e semplici. Abitava nei quartieri popolari di Solofra e aveva trascorso la sua adolescenza tra le scuole della città. Questo episodio rappresenta una brutta storia per Solofra e una sofferenza per i figli che non avranno la mamma». L'invito a denunciare questi episodi di violenza prima che possono sfociare in omicidio è lanciato dalla consigliera comunale alle politiche sociali Loredana Attianese. «L'appello è denunciare ai centri antiviolenza questi episodi -afferma- Solofra, per esempio, dispone dello sportello che copre 28 Comuni del consorzio sociale ambito A5. Chiunque può rivolgersi anche in maniera anonima. Questo può salvare una vita».

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Intanto, Marco Aiello, dall'altra notte è in stato di fermo presso il carcere di Fuorni. L'uomo, difeso dall'avvocato Leopoldo Suprani, è stato interrogato dal pm Licia Vivaldi. La versione fornita dall'idraulico è ancora tutta da verificare: saranno i rilievi dei carabinieri e l'autopsia affidata al medico legale Mastrangelo a chiarire l'esatta dinamica. Gli investigatori dovranno verificare l'attendibilità di quanto reso dall'uomo, anche ascoltando testimoni, parenti ed amici stretti della coppia.

 

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