Avellino, tonno adulterato e messo in commercio: scarcerato l'esperto del controllo qualità

Il tribunale di Avellino
Il tribunale di Avellino
Domenica 9 Luglio 2023, 10:19
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Hanno lasciato il carcere di Bellizzi Irpino, Maurizio Ribezzo di Torre Le Nocelle e Loredana Guariniello, difesi rispettivamente dagli avvocati Raffaele Tecce e Amerigo Festa. I due indagati sono stati sottoposti agli arresti domiciliari. Maurizio Ribezzi, titolare responsabile dell'assicurazione Qualità presso la Ittica Zu Pietro srl, nonché legale rappresentante della Innovatio srl ed amministratore di fatto del laboratorio Studio Summit srl (entrambe con sede ad Avellino), stando alle accuse mosse nei confronti dalla procura di Trani, avrebbe procurato illegittimamente alla Ittica Zu Pietro srl quantitativi di nitrito di sodio, il tutto per consentire loro di commercializzare il tonno adulterato. Inoltre avrebbe garantito di provvedere ad occultare o alterare eventuali valori superiori alle prescrizioni normative risultanti dai laboratori di analisi o comunque di falsificare con appositi programmi informatici, i certificati redatti da altri laboratori accreditati in modo da non far trovare nitrati e nitriti nei campioni anche con la collaborazione materiale dei dipendenti.

Mentre l'indagata Loredana Guariniello - che non ha risposto alle domande del gip nel corso dell'interrogatorio di garanzia avrebbe provveduto a correggere le analisi. Infatti dalle intercettazioni in mano agli inquirenti emerge che la donna riferisce ad un altro suo collega indagato, Gaetano Cornacchia «sto cercando di sistemare un po' sta cosa dei solfiti per essere già pronti in caso di controlli» come già fatto per il pesce spada «mi voglio già fare l'istruzione operativa». Stando alle accuse mosse Gilda Storti, quale direttrice, Mariantonietta Grasso analista, Roberta Costa, Gaetano Cornacchia, Margherita Nasto, Alessia Marrone e Maura Testa tutti dipendenti dell'Innovatio srl di Avellino partecipavano all'associazione a delinquere ottemperando alle disposizioni impartite da Maurizio Ribezzo e Loredana Guariniello, dirette a garantire che la Ittica Zu Pietro srl entrasse in possesso di rapporti di prova falsificati, anche attraverso appositi software informatici, nonché di documentazione falsa destinata a far parte del manuale di autocontrollo delle società.

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Si è, invece, avvalsa della facoltà di non rispondere, Mariantonietta Grasso sottoposta alla misura cautelare del divieto di dimora nel comune di Avellino e non agli arresti domiciliari come asserito nei giorni scorsi. Intanto, il suo legale, l'avvocato Domenico Carchia del foro di Benevento, preannuncia che farà ricorso al tribunale del riesame di Napoli. E si attendono le decisioni del gip anche per le altre indagate che hanno cercato di chiarire la loro posizione davanti al gip. Alessia Marrone e Maura Testa, difese dagli avvocati Fabio Tulimiero e Nello Pizza. I carabinieri durante l'esecuzione delle misure cautelari hanno anche sequestrato circa 5.200.000 euro, provento delle illecite attività fraudolente, nonché delle due aziende ittiche citate e dei relativi beni aziendali. 

 

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