Una fondazione per Francesco Saverio Festa

La proposta è di Daniela Calabrò: «Per continuare nella strada che lui ha tracciato»

Il filosofo Francesco Saverio Festa
Il filosofo Francesco Saverio Festa
di Massimo Roca
Giovedì 5 Ottobre 2023, 00:00 - Ultimo agg. 08:57
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Francesco Saverio Festa rivive attraverso una fondazione a lui dedicata. Il prossimo 18 ottobre, alle 17, presso l’Istituto di Studi Filosofici dell’Università di Salerno, partirà un ciclo di lezioni magistrali: una serie di incontri con filosofi e studiosi di livello internazionale su tematiche a lui care. A promuovere la fondazione Daniela Calabrò, docente di Filosofia teoretica all’Università di Salerno, insieme ad un gruppo di colleghi ed ex allievi di Festa: «Una progettualità che diventa strumento – dice Calabrò – per far sì che i semi gettati da Festa continuino a germogliare, per mantenere vivo quello spazio di confronto che lui aveva creato con il suo impegno instancabile».

Il 28 marzo del 2019, a 72 anni, se ne andava un intellettuale raffinato, filosofo, scrittore, saggista e fine ricercatore. Il “ragioniere”, come amava definirsi, ha insegnato Storia della Filosofia politica all’Università di Salerno. Il suo percorso scientifico è stato ricco e articolato, ma ha avuto il merito di rendere attivo il suo spirito critico della realtà sociale che lo circondava. L’obiettivo, ambizioso, è di non disperdere il suo lavoro il suo esempio. Primo fra tutti di portare la cultura nelle aree interne. Sua l’idea del Borgo dei filosofi.

In questa direzione si inserisce anche il primo convegno dedicato alla memoria di Saverio Festa “Forme della ragione politica” in programma all’Università di Salerno dal 24 al 26 ottobre con la collaborazione del Centro Dorso.

«È stato un intellettuale di grande spessore. Si confrontava con tutti con rispetto. Instancabile sostenitore dei giovani, le sue ricerche ispirano ancora oggi i suoi allievi dell’Università di Salerno per i quali è stato mentore e amico» ricorda proprio il presidente del Centro Studi Dorso, Luigi Fiorentino. «Siamo aperti a forme di collaborazione per portare avanti il suo pensiero, i suoi studi su Dorso di cui è stato grande e finissimo studioso. Ha collaborato con il Centro studi dalla sua fondazione fino agli ultimi suoi giorni». Ed il sostegno alla nascente fondazione potrà contare anche sulla Cgil di Avellino, come spiega il segretario generale Franco Fiordellisi: «La Cgil di Avellino è già promotrice dell’Osservatorio politico sindacale Gaetano Vardaro e stiamo valutando con la fondazione cosa si possa fare concretamente, come diceva Saverio, per supportare e per dare forma al cambiamento di una società che si sta sempre di più abbruttendo ed impoverendo socialmente e culturalmente. L’importanza e l’attualità del professore Festa è straordinaria».

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Fiordellisi con “il ragioniere” ha condiviso percorsi e momenti importanti. Ricorda: «Il suo pensiero, i suoi studi sulle forme organizzate, non solo partitiche, a partire dallo studio filosofico, economico e sociale dell’impero austro ungarico. Non voglio pensare che l’involuzione politica e crisi economica e sociale, le guerre in Europa dell’Est la guerra o le tensioni etniche dei Balcani, siano uno specchio dell’allora sull’oggi. Ed ecco lo studio, la cultura, la libertà vera delle persone e non il liberismo economico rapace». Ma il racconto di Fiordellisi riporta alla luce anche diversi aneddoti simpatici: «Le notti alla Camera del Lavoro Cgil di Avellino con l’allora segretario Lieto. Le sue telefonate internazionali e le bollette che si impennavano. La sua agenda ipertesto in cui tutto appuntava e da cui tutto usciva. Le risate sul simbolo dei socialisti austriaci ovvero un’aquila scarna e gracchiante con la falce e martello tra gli artigli. Le discussioni sulla dissimulazione e sul non ostentare simboli quando si andava nei bar per aprire la discussione con gli sfruttati dei servizi e poi tutti gli appuntamenti-lezioni su “La democrazia rappresentativa è a rischio” fatte al Godot con Cgil e Osservatorio Vardaro».

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