Benevento, il lavoro domestico è italiano. Colf e badanti sono in maggioranza locali anziché stranieri come invece avviene in gran parte d'Italia. Nel Sannio si tratta inoltre di un dato acquisito e stabilizzato, non scalfito neanche dall'effetto sanatoria del 2020 e 2021. Lo rivelano i dati dell'Inps, analizzati dall'Osservatorio Domina e pubblicati nel report 2023. Se a livello nazionale si contano 621.716 lavoratori domestici stranieri e 272.583 italiani, nel Sannio il rapporto è invertito, con 1.567 italiani regolarmente contrattualizzati e 914 stranieri. Una condizione che si ripete nella vicina Avellino ed in altre 21 realtà tutte del centro sud. Il sorpasso dei lavoratori italiani rispetto agli stranieri nel Sannio è maturato negli anni immediatamente precedenti la pandemia.
Dieci anni fa la componente straniera praticamente doppiava quella italiana (1503 contro 875), ma poi le distanze si sono progressivamente ridotte, fino ad invertire le proporzioni. In provincia di Benevento ci sono più badanti che colf, ed anche in questo caso il dato sannita viaggia di pari passo con la sola Avellino: a Napoli, Caserta e Salerno prevalgono invece le colf.
Complessivamente, nel 2022 le famiglie in Campania hanno speso circa 354 milioni per la retribuzione dei lavoratori domestici (stipendio, contributi, Tfr). Il valore aggiunto prodotto da questa componente vale 1 miliardo. Una somma destinata ad aumentare nel tempo, con un numero di badanti sempre più alto. Secondo la proiezione dell'Osservatorio Domina nel 2050 in Campania vi saranno 637 mila anziani over 90, con una variazione del +103,3% rispetto al 2023; inoltre ci saranno 585 mila bambini (0-14 anni). Di conseguenza, la componente anziana sarà più numerosa di quella infantile (13,2% della popolazione contro 12,1%).
Andrebbero affrontate e risolte una serie di criticità. Da un lato la retribuzione media annua (5.700 euro) pone i lavoratori domestici al di sotto della soglia di povertà, dall'altro possono mancare le risorse per avere questo supporto quotidiano. «Sono oltre 52mila le famiglie in Campania che hanno alle proprie dipendenze un lavoratore domestico regolarmente assunto alle quali poi va aggiunto il numero di coloro che invece lo hanno irregolare commenta il segretario generale di Domina, Lorenzo Gasparrini - e questo evidenzia la forte necessità di una normativa che aiuti le famiglie a regolarizzare i lavoratori e che preveda incentivi fiscali ed un esonero contributivo al fine di dare una maggiore tutela ai lavoratori e una maggiore serenità alle famiglie che hanno necessità di assistenza per i propri cari».