Ben 22 Comuni, quelli del Distretto Alto Sannio-Fortore, e 40mila abitanti «coperti» da un solo medico di emergenza il 24 e il 25 dicembre. Lo denuncia Andrea Cormano, membro del comitato «No demedicalizzazione del 118», aggiungendo: «Dove qualcuno vede risultati straordinari, noi vediamo l’evidente smantellamento di un servizio pubblico. Nel Distretto Nord-Est, dopo aver eliminato la presenza del medico sull’ambulanza del 118 di San Bartolomeo e di Ginestra degli Schiavoni, stiamo assistendo anche alla demedicalizzazione del Saut di Morcone attuata in maniera strisciante senza alcuna comunicazione ai sindaci e alla popolazione, come se si trattasse di una faccenda da non divulgare e da tenere circoscritta agli addetti ai lavori».
«La demedicalizzazione - spiega Cormano - è stata disposta perché un medico si è ammalato ma l'Asl avrebbe potuto adottare le consuete procedure per utilizzare i medici disponibili a sostituire il collega assente; in questo contesto, va denunciato con forza che la Asl si rifiuta di attivare il servizio della pronta disponibilità che in un servizio di emergenza deve necessariamente essere garantito per rassicurare la continuità assistenziale in caso di improvvisa necessità.