Benevento, strisce blu: 15 minuti gratis, ma niente tolleranza per i ticket scaduti

Dopo il tempo concesso scatteranno le sanzioni

Benevento, strisce blu: 15 minuti gratis
Benevento, strisce blu: 15 minuti gratis
di Paolo Bocchino
Lunedì 12 Febbraio 2024, 09:39 - Ultimo agg. 09:46
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Grattini scaduti, lo stop alle multe configura danno erariale e Mastella lo boccia. A poche ore dalla seduta della commissione Mobilità che, giovedì, ha clamorosamente riaperto la possibilità di introdurre una tolleranza da 30 minuti oltre l'orario coperto da pagamento, l'ipotesi si avvia verso un celere accantonamento. Ma l'amministrazione, come conferma il sindaco Clemente Mastella «lavorerà alla introduzione di brevi periodi iniziali non assoggettati a pagamento, nell'ordine massimo dei 15 minuti, dopo i quali scatterà la validità del ticket con le relative sanzioni».

I primi approfondimenti effettuati dalla struttura comunale sulla possibilità di dare attuazione al deliberato consiliare del 30 settembre 2002, non depongono a favore del riassetto.

Tutt'altro: contro la neutralizzazione delle multe ricevute per lo sforamento dei limiti di tempo gioca una vasta e autorevole giurisprudenza formatasi negli anni. Particolarmente netta si presenta l'ordinanza numero 7839 della seconda sezione civile della Corte di Cassazione, emessa il 10 marzo 2022, che taglia la testa al toro nella vexata quaestio relativa alla presunta differenza tra assenza di grattino o tagliando «semplicemente» scaduto.

«La sosta dell'automobile nelle strisce blu con il ticket scaduto - ha sentenziato la Corte Suprema - configura un illecito amministrativo, al pari di quanto avviene nel caso in cui l'automobilista non si munisca affatto del biglietto, trattandosi di evasione tariffaria in violazione delle prescrizioni della sosta regolamentata, introdotte per incentivare la rotazione e la razionalizzazione dell'offerta di sosta». Si applica dunque il combinato disposto degli articoli 7 (comma 6) e 157 (comma 8) del Codice della strada. Verdetto che peraltro ha confermato quanto aveva già decretato a più riprese la stessa Corte di Cassazione tra il 2008 e il 2016. Pronunciamento fuori dal coro, invece, quello emesso dalla Sesta sezione della Corte il 9 gennaio 2012, secondo il quale, nel caso di sforamento di orario «scatta soltanto il diritto del Comune di riscuotere la tassa per l'utilizzo del parcheggio a pagamento e in relazione alla durata stessa della sosta, non quello a emettere una sanzione amministrativa».

A ingarbugliare notevolmente le cose ci aveva pensato il ministero dei Trasporti nel giugno del 2015 con il parere numero 53284, secondo il quale il ticket scaduto non rappresenta una violazione del Codice della strada, ma solo un inadempimento contrattuale verso il Comune o nei confronti della società che gestisce i parcheggi a pagamento. Pertanto, assicuravano gli uffici ministeriali «se viene acquistato il ticket, ma la sosta si prolunga oltre l'orario di competenza, non si applicano le sanzioni ma si dà corso al recupero delle ulteriori somme dovute, maggiorate dalle eventuali penali stabilite da apposito regolamento comunale».

Una linea che però è stata sconfessata senza tentennamenti dalla Cassazione, da ultimo con la citata ordinanza del marzo 2022. Ma a giocare un ruolo determinante, probabilmente decisivo, verso il dietrofront è il rischio di danno erariale che potrebbe derivare dalla introduzione di un periodo di tolleranza oltre l'orario coperto da pagamento. In tal senso va la sentenza 888 del 19 settembre 2012 della Sezione regionale Lazio della Corte dei Conti che ha sancito come «la mancata contestazione della sanzione pecuniaria da parte dell'ausiliario del traffico (e della società affidataria del servizio) nel momento in cui è stata accertata la sosta del veicolo senza ticket, oppure con tagliando esposto scaduto per decorso del tempo di sosta pagato (che è pur sempre una fattispecie di mancato pagamento che il codice della strada, senza distinzioni, sanziona), configura una ipotesi di danno erariale per il Comune».

Verdetto che potrebbe aver già chiuso i giochi appena aperti in commissione Mobilità. L'organismo consiliare tornerà ad affrontare il dossier domattina. Il presidente Antonio Picariello sta effettuando un accurato approfondimento della stratificazione giurisprudenziale. Ma dal primo cittadino Clemente Mastella giungono parole che appaiono lapidarie quanto quelle della Suprema Corte: «La Cassazione si è espressa chiaramente per l'equiparazione delle due fattispecie di violazione: parcheggio senza grattino o ticket scaduto sono entrambe da sanzionare. La magistratura contabile ha decretato la sussistenza di danno erariale in capo agli amministratori che approvassero provvedimenti non allineati a tale orientamento giurisprudenziale ormai univoco. Pertanto, ritengo che la ipotizzata tolleranza da 30 minuti non sia attuabile».

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