Emergenza furti a Telese: «Ma le telecamere sono fuori uso»

Dopo il colpo sventato alla banda della Mercedes

La Mercedes bloccata dalla polizia
La Mercedes bloccata dalla polizia
di Gianluca Brignola
Domenica 10 Settembre 2023, 11:35 - Ultimo agg. 12:31
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Sicurezza ed emergenza furti al centro dello scontro politico nella cittadina termale. Un dibattito alimentato dall'episodio andato in scena nella notte di giovedì con l'incursione nel centro abitato di una banda composta da tre malviventi a volto coperto fermata, al termine di un inseguimento assai rocambolesco lungo il circuito panoramico del Lago, dall'intervento degli agenti del locale commissariato di polizia guidati dal dirigente Elio Beneduce e la conseguente fuga nelle campagne circostanti del gruppo che ha fatto perdere completamente le proprie tracce. Un'emergenza, così come del resto è percepita in particolar modo dai residenti direttamente colpiti, che continua a tenere banco in ragione di una escalation di raid all'interno delle abitazioni partita da metà luglio e che nella giornata di ieri ha stimolato una nuova riflessione proveniente dal fronte di minoranza di «Telese città».

«Agli inizi del mese di agosto - le parole del leader dell'opposizione Nicola Di Santo - preoccupati per l'intensificarsi dei furti sul nostro territorio, abbiamo chiesto all'amministrazione lumi sul funzionamento delle telecamere che dovrebbero monitorare i principali accessi e le strade della nostra città. Delle telecamere esistenti, ci è stato detto, ne funziona solo una. Alla luce dei recenti accadimenti, e per prevenirne altri, crediamo sia di estrema urgenza ripristinare il funzionamento di tutte le telecamere presenti sul territorio. In questo modo, non solo i singoli cittadini, ma anche la stessa amministrazione potrebbe aiutare le forze dell'ordine nel lavoro di prevenzione e tutela della nostra tranquillità». Nodo degli occhi elettronici che, al di là del circuito attualmente esistente in funzione dal 2012, vede la presenza di un progetto di fattibilità tecnica ed economica licenziato dalla giunta a gennaio per la realizzazione di un sistema di videosorveglianza per la sicurezza urbana ed extraurbana.

Iniziativa per la quale dal civico 146 di viale Minieri contano di poter intercettare degli specifici fondi provenienti dal ministero dell'Interno sulla base del Patto per la l'attuazione della sicurezza urbana sottoscritto nei mesi scorsi dal Comune con la prefettura di Benevento.

Il tutto sulla base di un piano elaborato dalla struttura tecnica dell'Ente quantificato per un importo di poco inferiore ai 250 mila euro. Obiettivi, dunque, la prevenzione ed il contrasto dei fenomeni di criminalità diffusa e predatoria. Il tutto a fronte delle forti preoccupazioni e apprensioni testimoniate da più parti dalla comunità telesina attraverso post e commenti sui Facebook e segnalazioni di situazioni sospette o non proprie ordinarie che si rincorrono soprattutto su whatsapp, di chat in chat. Ma l'invito resta sempre lo stesso: allertare sempre e comunque al 112 ed evitare azioni isolate.

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Un appello lanciato a più riprese dalle istituzioni con in testa la fascia tricolore telesina, Giovanni Caporaso, che ha voluto testimoniare il proprio apprezzamento per l'operato della Polizia. «Il mio ringraziamento - ha affermato Caporaso - va anche al prefetto di Benevento, Carlo Torlontano, che anche in seguito agli incontri avuti nelle scorse, ha voluto incrementare la presenza delle forze dell'ordine sul territorio». Un riferimento che rimanda ad un vertice tenuto presso palazzo di Governo il 4 agosto, convocato anche in risposta ad un clamoroso tentativo di furto andato in scena nella serata del primo agosto nella zona di via Cristoforo Colombo, ripreso con lo smartphone da alcuni cittadini e diventato ben presto virale sui social. Intanto si continua ad indagare sui «Fatti del Lago» partendo dagli elementi repertati sul posto dagli inquirenti all'interno della Mercedes classe A di grossa cilindrata sottoposta a sequestro e sulla quale si è proceduto anche ai rilievi della scientifica nel tentativo di individuare evidenze utili al prosieguo delle investigazioni.

 

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