Matteo Salvini a Benevento, spot e bufera social sul pastificio Rummo: «Sono sconcertato»

Giovedì scorso la visita del vicepremier nel laboratorio famoso in tutto il mondo

Salvini al pastificio Rummo
Salvini al pastificio Rummo
di Valerio Esca
Martedì 23 Gennaio 2024, 06:00 - Ultimo agg. 24 Gennaio, 07:27
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Da vetrina a boomerang. La visita nel Sannio (di giovedì scorso) del vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini si è trasformata per il pastificio Rummo di Benevento in un vespaio di polemiche. 

Un boicottaggio social in piena regola partito da un hashtag su X «#boicottaRummo», in seguito al tour campano di Salvini, che giovedì scorso ha fatto tappa nel Sannio. Tra le varie mete del leader della Lega (oltre alla Diga di Campolattaro) anche lo storico pastificio. E così è partita una lenta ma inesorabile diffusione di screenshot e fermi immagine di Salvini all’interno del sito produttivo con tanto di cuffia e camice d’ordinanza, sui vari social X, Facebook e Instagram. Fino a deflagrare in una vera e propria campagna anti-Rummo. Come se non bastasse è comparso un video del ministro, pubblicato sui suoi canali, in cui elogia l’attività di Rummo e afferma: «Alla faccia di quelli che vogliono la farina d’insetti, i vermi, le cavallette. A tutti quelli che a Bruxelles combattono la dieta mediterranea. Qui fanno 800mila confezioni di pasta al giorno, una cosa straordinaria. Viva la nostra pasta, viva la nostra qualità». Pronti, via: una pioggia di cinguettii al veleno ha invaso la rete. L’obiettivo? Chiedere agli utenti di non acquistare la pasta «made in Sannio». Un’azienda alimentare, quella guidata da Cosimo Rummo, nata a Benevento nel 1946, che sa bene cosa significhi toccare con mano le difficoltà: basti ricordare l’alluvione del 2015 che mise in ginocchio l’impresa. In quel caso fu proprio una raccolta spontanea nata dal web a regalare un sostegno e una boccata d’ossigeno all’imprenditore beneventano. A distanza di qualche anno, la stessa rete che si pose al fianco della Rummo, adesso si scaglia contro il pastificio-simbolo della zona in modo feroce. Da «save Rummo» a «boicotta Rummo» il passo è stato breve. 

Cosimo Rummo, imprenditore di lungo corso non ci sta e chiarisce: «Ci ha chiamato direttamente il ministero e ci ha chiesto di fare questa visita, che ha un valore istituzionale. Mi spiace che sia stata interpretata da alcuni in maniera diversa. Se viene un ministro, non posso certo sbattergli la porta in faccia. Anzi, dobbiamo essere onorati e orgogliosi se il Governo, che sia di centrosinistra o di centrodestra, abbia un’attenzione per il nostro territorio». L’azienda cerca di reggere l’onda d’urto della bufera che sta colpendo il pastificio: «Siamo un’azienda democratica e aperta a tutti», ribadisce Rummo: «La visita di qualche giorno fa del ministro delle Infrastrutture per presentare opere future sul nostro territorio è paragonabile a quella di altri esponenti delle istituzioni avvenute in passato, come per esempio il presidente del Consiglio Gentiloni, il ministro del Lavoro Orlando, il segretario generale della Cgil Susanna Camusso e così anche altri». Insomma, dal Sannio non ci stanno e rimandano al mittente le accuse di chi ha montato «un caso politico intorno a una visita istituzionale». «Non prendiamo le parti di nessuno - concludono i vertici aziendali -, ma lavoriamo sempre per la qualità della nostra pasta e il futuro del nostro territorio». Anche Luigi Barone, presidente del consorzio Asi (Area di sviluppo industriale della provincia di Benevento), ex fedelissimo di Mastella passato qualche giorno fa proprio con il Carroccio, si schiera al fianco dell’imprenditore: «Tutto questo è fuori luogo.

Un ministro che fa un video per parlare di un prodotto di eccellenza del Sud, in cui dice che la pasta Rummo è buona non credo sia un reato». 

Video

Una posizione che comunque non convince quella selva - a volte oscura - che si nasconde dietro hashtag e tastiere. Ma tant’è. A fare un giro sui social si percepisce come il «tifo» sia spaccato in due. Ci sono i sostenitori del «Rummo pasta leghista» e quelli del «giù le mani dalle eccellenze del Sud». Come spesso accade la rete giudica senza possibilità di appello. Lo stesso Rummo è rimasto spiazzato «sorpreso e senza parole» per il bailamme che ha sommerso la sua azienda. In soccorso dell’impresa il presidente Coldiretti Benevento e vicepresidente nazionale, Gennaro Masiello: «Credo che Cosimo Rummo sia un imprenditore che sta cercando di costruire. Mi dispiacerebbero eventuali ripercussioni per una visita istituzionale. Sarebbe meglio evitare le strumentalizzazioni politiche su un’industria che da tempo lavora per il territorio e ha costruito un modello di grande efficienza produttiva. E mi spiace per questo fuoco di fila a cui si sta assistendo.

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