Pienone annunciato nei ristoranti del capoluogo e bilancio più che soddisfacente malgrado la giornata semi-invernale. Una pasquetta con i fiocchi, dunque, considerato che numerosi locali a pranzo, per soddisfare le prenotazioni ricevute e accontentare i clienti arrivati senza preavviso, hanno attuato addirittura doppi turni ai tavoli. «Effettivamente - dice Liliana Guadagno - è andata meglio, anzi oltre le previsioni, considerato che i nostri tavoli sono stati occupati per ben due volte a pranzo visto che molti clienti hanno atteso che concludessero gli utenti che si erano anticipati, per pranzare dalle 14 in poi».
Diverse le comitive, formate da giovanissimi o famiglie che sin dalle prime ore della giornata grazie anche alla tregua concessa dalla pioggia, hanno affollato le strade cittadine e sostato davanti ai monumenti, per poi trasferirsi nei vari ristoranti e pizzerie, per l'occasione quasi tutti aperti.
La maggior parte delle presenze ha riguardato napoletani dell'hinterland e casertani ma non sono mancati gruppi provenienti da fuori regione, in particolare dal Lazio (numerosi della capitale), dal vicino Molise, anche dal foggiano e in parte dal centri dell'entroterra barese. Questi ultimi hanno occupato durante il week end pasquale nel capoluogo beneventano, B&B, alberghi o camere di agriturismi. «La particolarità di questa Pasquetta - dice Ivan Molinaro - è che abbiamo avuto due ondate di clienti.
Tutti soddisfatti, dunque, anche se un tempo più clemente avrebbe consentito di fare ancora meglio, come spiega Paolo Moscovio: «Abbiamo lavorato come sempre tantissimo e con numerosi turisti venuti ad ammirare l'Arco di Traiano e altri monumenti, A causa delle temperature quasi invernali, però, non abbiamo potuto sfruttare gli spazi all'esterno, pertanto la capienza è stata ridotta ed è stato un vero peccato per noi e gli stessi ospiti, visto che non si sono potuti godere in pieno la pace e le bellezze della nostra città». Stessa lunghezza d'onda per Carmine Di Tocco: «Abbiamo avuto il sold out già da metà della scorsa settimana ed abbiamo dovuto rifiutare numerose prenotazioni perché le previsioni non erano incoraggianti e pertanto il nostro immenso gazebo posizionato all'esterno non l'abbiamo potuto utilizzare. Una Pasqua arrivata troppo presto e caratterizzata dal brutto tempo non ci ha consentito ulteriori introiti che visto il periodo avrebbero fatto davvero comodo».
La tradizionale minestra maritata, agnello, salsicce e arrosti di maiale alla brace oppure lasagne, pizze rustiche, oltre a pastiere hanno costituito il menu classico presentato dai locali della città e che hanno avuto pieno gradimento. «La cucina beneventana - dice il ristoratore Ennio Ucci - è particolarmente apprezzata con tante famiglie di fuori provincia che vengono di proposito da noi in occasione di festività per apprezzare proprio la bontà. Per questa pasquetta che è stata la prima di piena normalità dopo il Covid se avessimo avuto disponibile il doppio del locale lo avremmo riempito. Siamo stati costretti, infatti, a mandare via tante persone». I piatti made Sannio il punto di forza come sostiene Matteo Pastore: «Le nostre pietanze sono molto apprezzate e anche per questa ricorrenza c'è stato un perfetto abbinamento tra le prelibatezze della cucina beneventana e i nostri monumenti e la cultura che ci invidiano in tanti. Speriamo che nei prossimi mesi continui così».