Provincia, ok al bilancio ma in 30 disertano la seduta. Lombardi: «Sì al dialogo»

Verso l'election day nel giugno del '24

La Rocca dei Rettori a Benevento
La Rocca dei Rettori a Benevento
di Paolo Bocchino
Venerdì 30 Giugno 2023, 09:37
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Nino Lombardi supera l'esame bilancio a suon di voti. Unanime il sì dell'assemblea dei sindaci chiamata ieri mattina alla Rocca a esprimere il parere sulla programmazione economica dell'ente. Un parere consultivo ma obbligatorio, e soprattutto un termometro degli umori del territorio rispetto all'operato di un ente prossimo, stando alle anticipazioni romane, al ritorno al voto diretto dei cittadini. «Questo potrebbe essere l'ultimo bilancio della mia gestione» ha chiosato al termine della seduta Lombardi in riferimento al probabile election day di giugno 2024 per designare a suffragio universale presidente e Consiglio provinciale. «Finché sarò qui - ha aggiunto il sindaco di Faicchio chiamato anche al voto nel proprio Comune - la mia porta sarà sempre aperta per fare gli interessi del territorio. Sono pronto al confronto con tutti i sindaci, ma non sono disponibile a interlocuzioni clientelari e dico no alle strumentalizzazioni». IParole suonate come una chiara risposta alle rivendicazioni localistiche della vigilia, che il Consiglio di ieri ha fortemente ridimensionato. Ai forfait annunciati di Pasquale Viscusi (Frasso Telesino), Clemente Di Cerbo (Dugenta), Rossano Insogna (Melizzano) e Domenico Parisi (Limatola), si sono aggiunti quelli di qualche primo cittadino di Forza Italia e del Pd.

Assenze di peso come quelle degli azzurri Francesco Maria Rubano (Puglianello) e Claudio Cataudo (Ceppaloni) e dei democrat Giuseppe Ruggiero (Foiano), Angelo Pepe (Apice), e Giuseppe Addabbo (Molinara), che però non sembrano riconducibili a un asse già determinato in vista delle prossime elezioni provinciali. Hanno preso parte all'assemblea e votato favorevolmente anche il responsabile enti locali di Forza Italia Arturo Vernillo, così come la vicesindaca di Ponte Maria Cristina De Filippo e il consigliere di San Lupo Pietro Ciaglia, Comuni guidati da sindaci freschi di adesione a Fi. Né si può individuare, nel voto di ieri, una linea comune del centrodestra. Hanno votato il bilancio ad esempio il delegato del Comune di Bucciano, roccaforte del senatore e leader di Fratelli d'Italia Domenico Matera e il sindaco di Calvi Armando Rocco, appena insignito da Salvini del ruolo di consulente giuridico al ministero Infrastrutture.

A riunione appena conclusa, è giunto alla Rocca pure il primo cittadino di Bonea Giampietro Roviezzo, meloniano, protagonista di un vistoso abbraccio a Lombardi. Anche nel Pd, nessuna direttiva di partito, come dimostrano le presenze in aula di Angelo Marino (San Marco dei Cavoti), Vincenzo Forni Rossi (Arpaise), Vito Fusco (Castelpoto), Lucio Ferella (Baselice), Leonardo Sacchetti (Montefalcone). Idem tra i mastelliani dove, a fronte delle isolate defaillance annunciate, tutte rientranti nel campo dell'ex guardasigilli, si sono contate decine di presenti convinti della bontà della programmazione messa in campo dalla Provincia, come dimostra l'applauso caloroso strappato dal presidente al termine della illustrazione dei risultati ottenuti. Anche la inusuale salita alla Rocca di Raffaele Del Vecchio, leader di Essere democratici, è stata letta come un tentativo di ricucitura immediata con il presidente della Provincia.

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Il responso numerico complessivo parla di 48 presenti su 78, ma i 30 forfait non sono evidentemente rubricabili tutti alla voce «malumori», quanto a circostanze contingenti e alla diffusa percezione della sostanziale irrilevanza del voto assembleare nell'attuale architettura istituzionale delle Province. Lo dimostra il precedente storico più recente: il 13 settembre 2022 i presenti votanti furono soltanto 37, in rappresentanza di 164.478 abitanti contro i 205.276 di ieri. Prima del voto e della ratifica definitiva del Consiglio, Lombardi ha rivendicato gli obiettivi raggiunti in tema di viabilità, scuole, cultura, Diga di Campolattaro, stigmatizzando «le strumentalizzazioni di carattere politico che sorprendono perché vengono da chi dovrebbe avere conoscenza delle dinamiche istituzionali». Il numero uno della Rocca ha respinto l'idea che possa giustificarsi una fronda sulla base del mancato inserimento di qualche comune nel piano opere pubbliche: «Io rappresento l'istituzione. Se un sindaco rileva una difficoltà sul territorio, può espormela tranquillamente e trovare insieme una soluzione. Non abbiamo trascurato alcun comprensorio, come testimonia l'avvio storico di opere come la fondovalle vitulanese, l'asse per il Fortore, la fondovalle Isclero, cui seguiranno interventi di sistema nel Titerno e nel pre-Fortore».

Il presidente ha annunciato infine la prossima definizione di una delibera per la candidatura a finanziamento di 35 ponti del territorio sannita. 

 

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