Alla fine del 2023 e, più precisamente nel quarto e ultimo trimestre dell'anno scorso, circa 800 pazienti sono risultati essere in attesa per effettuare interventi di diverso tipo. Nel dettaglio, ci sono 765 persone in attesa di essere chiamate per un ricovero ordinario contro le 590 del terzo trimestre del 2023. Nell'arco temporale compreso tra l'1 ottobre e il 31 dicembre si evidenzia un incremento di 175 pazienti in lista d'attesa, contro i 214 emersi nel trimestre precedente. In pratica le liste hanno continuato a incrementarsi.
I NUMERI
Infatti, i pazienti in attesa per i ricoveri ordinari alla fine di giugno erano 376, a settembre sono saliti a 590, mentre i tempi variavano da un minimo di pochi giorni a un massimo di 75, sempre nel caso di prestazioni differibili, che si possono programmare.
L’ALERT
Il dato di maggior rilievo riguarda le mammografie bilaterali programmabili, non urgenti perché i tempi di attesa massima, sono passati dai 95 giorni impiegati nel terzo trimestre del 2023 per effettuarne 415 ai 58 giorni per eseguirne 236. Per l'ecocolor doppler dei tronchi aortici l'attesa per i 212 pazienti in lista è di 64 giorni; di 63 per una risonanza magnetica della colonna vertebrale e di circa 80 per altri tipi di risonanza; di 132 per una colonscopia totale; di 95 per una spirometria globale, contro i 123 i giorni di attesa registrati nel trimestre precedente; di 144 giorni per una tac del rachide dello speco vertebrale e lombosacrale con e senza mezzo di contrasto; di 23 giorni per una visita cardiologica destinata a ognuno dei 200 pazienti in lista d'attesa. In linea generale, i tempi di attesa sono compresi in una forbice tra i 30 e i 75 giorni, con qualche sforamento fino a quattro mesi per alcune branche. Anche per la diagnostica i dati fanno rifermento solo alle prestazioni programmabili che non hanno il carattere dell'urgenza e che possono essere rimandate nel tempo. Oltre alle urgenze, da trattare subito, i tempi di attesa sono compresi in una forbice tra 5 e 27 giorni, a seconda che abbiano priorità B (prestazioni da fare a breve termine); D (differibili) da eseguire entro 60 per gli accertamenti diagnostici che riguardano i casi clinici che presentano minimo dolore, disfunzioni o disabilità ma non manifestano tendenza ad aggravarsi né possono influire in modo negativo sulla prognosi; P (programmabili) da esguire entro 120 giorni. In definitiva, secondo quanto si evince dalle liste di attesa, l'ospedale cittadino rispetta i tempi previsti dalla normativa anche per le visite programmabili, nonostante la mole di lavoro sia aumentata notevolmente negli ultimi mesi.