A San Lupo tiene banco la questione dell'«adesione» al Parco nazionale del Matese. Un tema che ha innescato anche la lettera aperta delle associazioni Wwf Sannio e Italia Nostra Matese-Alto Tammaro, rivolta al primo cittadino, sottolineando che «è noto che il Comune di San Lupo sta “meditando” se entrare o no nel Parco nazionale del Matese, e pone pregiudiziali alla nascita dell'area protetta. Ci consenta - aggiungono - di evidenziare il motivo per il quale San Lupo è stato inserito da Ispra nel Parco: è un territorio di pregio, interessato in maniera estesa dalla Zona speciale di conservazione (Zsc, ex Sic) “Pendici Meridionali Monte Mutria”, che è un ecosistema naturale di assoluta importanza nazionale che non può essere frazionato e inserito solo in parte nell'area protetta, e di non minore pregio e bellezza è il territorio che la congiunge alla strada storica ex Ss 87 che è il confine del Parco nazionale, che in base alla normativa dev'essere certo e facilmente identificabile». Come ribadito in altri incontri, i sottoscrittori evidenziano i finanziamenti e le agevolazioni per i parchi nazionali: «Alcuni esempi: bando Pnrr destinato alle aree protette per monitoraggio, preservazione, valorizzazione e ripristino della biodiversità. Importo minimo di 10.000 euro e un massimo di 200.000 euro per ogni progetto; siti naturali Unesco per il clima: il Parco nazionale del Gargano si aggiudica 3 milioni di euro (tra i primi tre Parchi italiani ad aver ottenuto il maggior finanziamento); investimenti Pnrr, riassegnati fondi Mite 2022 per Parchi; Pnrr: Mic, 287 milioni di euro per 134 interventi su parchi e giardini di interesse culturale; bando “IoSonoAmbiente”, nuovi finanziamenti per scuole di ogni ordine e grado».
A loro avviso, dunque, il Parco nazionale del Matese ha «finora perduto 10 milioni e anche i fondi del bando per il clima.