«Sannio Acque», inviata la nuova delibera ai sindaci. Forgione: «Testo integrato»

Vi partecipano 40 Comuni, soggetto privato da scegliere

Il fiume Calore nel Sannio
Il fiume Calore nel Sannio
Sabato 8 Aprile 2023, 10:40
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«Sannio Acque» prova nuovamente il decollo. Dopo il primo infelice tentativo, la costituenda società provinciale per la gestione del ciclo idrico integrato torna sul tavolo dei Consigli comunali. Il coordinatore di Distretto Pompilio Forgione ha avviato la trasmissione del nuovo deliberato ai 78 sindaci per l'approvazione dello Statuto e l'adesione alla newco il cui pacchetto azionario sarà detenuto per il 55 per cento dagli stessi Comuni. Un replay reso necessario dal pronunciamento negativo della sezione regionale della Corte dei Conti in merito al primo schema di delibera, bocciato dalla magistratura contabile essenzialmente per la mancanza di un adeguato piano economico-finanziario a supporto.
Rilievi che l'Ente idrico campano prova a disinnescare con il nuovo testo posto all'attenzione dei municipi sanniti. In alcuni casi, i circa 40 che avevano già deliberato l'adesione, si tratterà di approvare un testo che Forgione definisce «integrato». La novità sostanziale è la relazione allegata alla delibera a firma del direttore dell'Eic Vincenzo Belgiorno «illustrativa - recita il testo - degli elementi caratteristici e degli indicatori di sintesi del Piano economico-finanziario della società «Sannio Acque srl», con particolare riguardo a oggetto e compagine sociale, ragioni della scelta della forma di gestione rispetto alle gestioni precedenti; efficienza gestionale, sostenibilità economico-finanziaria della gestione della Sannio Acque e redditività dell'investimento, situazione patrimoniale prospettica della Società, focus dati sul personale». Per gli altri, invece, la proposta di delibera risulterà di fatto emendata con i medesimi elementi, ma senza richiami al passato.


Modifiche tecniche, assicura Forgione, che non impattano sull'architettura complessiva dell'operazione finalizzata a creare il primo soggetto gestionale d'Ambito per la provincia beneventana.

Il capitale sociale resta quantificato in 1.007.338 euro. I Comuni parteciperanno con un importo di 2 euro ad abitante servito, per complessivi 554.036 euro, pari al 55 per cento delle quote. Il socio privato da individuare tramite gara indetta, ad oggi, dalla Regione, deterrà una partecipazione per 453.302 euro (45 per cento). «Egregio collega - scrive Forgione ai sindaci nella lettera che accompagna il deliberato - invio alla tua attenzione ulteriore documentazione a supporto del deliberato di adesione alla società, di competenza del tuo Comune. La soluzione di individuazione del soggetto gestore a mezzo selezione di partner privato di minoranza, fatta propria dall'Eic con delibera del 8 novembre 2022, è stata confermata anche nel Piano d'Ambito del Distretto sannita approvato dall'Ente idrico campano con delibera del 6 febbraio 2023. Al fine di facilitare l'individuazione degli elementi caratteristici del Pef inserito nel Piano di Distretto sannita, il direttore generale dell'Eic ha redatto una relazione di sintesi. Tale documento è stato elaborato al fine di superare i rilievi espressi dalla sezione regionale della Corte dei Conti nell'ambito delle doverose attività di controllo sulla istituzione delle società miste affidatarie dei servizi pubblici essenziali».

E Forgione accompagna l'invio della delibera integrativa evocando ancora una volta l'esigenza di celerità nell'approvazione: «Nel trasmettere la documentazione - raccomanda il coordinatore ai sindaci - si segnala alla tua attenzione la necessità di procedere con estrema sollecitudine all'adozione della delibera consiliare». Richiamata anche la celeberrima diffida del 4 gennaio del presidente della Regione in veste di commissario (in prorogatio) Vincenzo De Luca, che fece temere persino il commissariamento di quanti non avrebbero ottemperato. «Moral suasion» che adesso dovrà superare il nuovo banco di prova delle fasce tricolori, mostratesi tiepide prima ancora dei rilievi della Corte contabile. Ed è probabilmente per vincere ritrosie considerate infondate che nel testo del nuovo deliberato spunta una dicitura estranea al precedente, laddove si definisce espressamente «necessario e obbligatorio aderire alla costituenda società "Sannio Acque", in conformità alle espresse previsioni legislative».
 

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