Casaluce ha salutato per l'ultima volta Immacolata Cavagnuolo, conosciuta dagli amici con il nome di Imma. Nella chiesa di Santa Maria ad Nives, dove si è svolto il funerale ieri alle ore 15, gli amici e i parenti di Teverola hanno accolto Imma con un silenzio assordante che "gridava" il dolore che accomunava tutti. Ha lasciato un vuoto incolmabile l'assistente capo di polizia penitenziaria, di 45 anni, che prestava servizio al nucleo traduzioni della casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere. Ieri, doveva svolgere l'ennesimo servizio distaccato a Roma, dove soggiornava nella Scuola di formazione "Giovanni Falcone", in occasione dell'organizzazione dell'evento nazionale per la Festa della Repubblica. Invece, il destino l'ha strappata dall'affetto dei suoi cari, soprattutto dal suo ruolo di moglie di Massimo Sontino e mamma del piccolo Luca di 11 anni. Colta da un malore, è deceduta all'ospedale San Camillo giovedì primo giugno, lasciando tutti in un atroce e sconfortante dolore.
Un fiume di persone ha avvolto in un simbolico abbraccio l'ultimo passaggio di Imma fra le strade di Teverola, suo paese d'origine, e poi di Casaluce dove è arrivata dopo il matrimonio. Un grande applauso e tanta commozione per una donna forte, tenace e determinata come la ricordano i suoi amici e i colleghi di lavoro. Il picchetto militare ha salutato la cara compagna di tante imprese. Imma era conosciuta in paese anche per il suo impegno nella preparazione e nell'allestimento dei festeggiamenti della Madonna di Casaluce, a cui era molto devota, ma anche per la sua disponibilità nei confronti della Protezione civile del paese. «Imma ha terminato il suo cammino su questa terra - ha detto il parroco don Michele Verolla durante l'omelia - adesso non conoscerà più tramonti perché Dio le ha donato la vita eterna.