Caserta, alberi non potati da anni: spuntano i tagli fai da te

In via Rossini le chiome raggiungono i piani alti dei palazzi

Alberi ad altezza balcone
Alberi ad altezza balcone
di Roberto Della Rocca
Lunedì 28 Agosto 2023, 08:19 - Ultimo agg. 10:18
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È un vero e proprio senso di abbandono quello provato da molti casertani alle prese con i problemi di scarsa manutenzione del verde. L'ultima segnalazione riguarda via Gioacchino Rossini al Parco Cerasole. Vera e propria strada laboratorio da dove, negli ultimi anni, sono stati segnalati disservizi di varia natura. A partire dal problema del dissesto stradale, particolarmente evidente lungo l'arteria costellata di buche, avvallamenti e fratture. La stessa manutenzione del verde era stata attenzionata quando i residenti lamentarono la situazione dell'area giochi comunale, con le giostrine impossibili da utilizzare a causa della vegetazione troppo cresciuta e mai sfalciata.

Ora a richiamare l'attenzione è la condizione degli alberi che costeggiano la strada e che, soprattutto sul lato dove si trovano negozi e abitazioni, crea più di qualche problema. Le folte chiome, come ben evidente nelle immagini, rendono difficile il passaggio sui marciapiedi ai pedoni costretti a scendere e a percorrere il tragitto in mezzo alla strada.

A soffrire di più della situazione, però, sono i residenti che abitano ai primi piani delle abitazioni e che, sui loro balconi e terrazzi, si sono ritrovati assediati dal verde incolto e dagli insetti che, soprattutto nel periodo estivo, affollano il verde urbano.

Una situazione non piacevole che ha rilanciato il tema delle potature che da anni sono assenti in via Rossini ma anche nel resto del quartiere, dove gli interessi una tantum sono sporadici, e anche in numerose altre zone della città. Dalle immagini è evidente che, di fronte all'inerzia di questi ultimi anni, si è intervenuti in autonomia per risolvere il problema almeno su uno dei fusti. Il tentativo di "fai da te", però, si è concluso con la capitozzatura di mezza chioma, una gestione che compromette anche la vita dell'albero.

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Il problema resta quello del taglio delle chiome degli alberi ma anche quello di quando realizzare gli interventi al verde. Secondo l'apposito regolamento comunale le potature sono autorizzate da ottobre ad aprile ma tutto dipende dal tipo di alberi da sottoporre a trattamento come spiega l'agronomo Bruno Di Martino.
«Le acacie, che sono presenti in gran numero in città, vanno potate prima del caldo primaverile, tra la fine di febbraio e la metà di marzo. Quello che si può fare, fuori stagione, per non danneggiare le piante è quella che viene definita una "potatura di mantenimento" che si effettua nel mese di settembre ma non può trattarsi di una potatura profonda».

Un secondo caso limite è arrivato da un altro angolo di periferia, quello della borgata di Briano dove, ieri, si è festeggiata la Festa di Sant'Anna con tanto di processione che ha attraversato le principali stradine della frazione. Qui, come segnala Giovanni Ventriglia, uno dei residenti, l'amministrazione non è intervenuta e sono stati i componenti del comitato organizzatore della festa ad intervenire per tagliare i rami sporgenti degli alberi che avrebbero compromesso il passaggio della processione in via Quercione davanti alla villetta "La Madonnina" già segnalata per il degrado complessivo e i rifiuti abbandonati tra piante e giostrine.
«Il Comune non si vede sostiene e la cosa che ci rammarica di più è che nessuno abbia preso provvedimenti o abbia cercato di capire come risolvere i problemi segnalati. La processione arriva in piazzetta per trovare un motorino buttato da mesi e il verde incolto. Ora che tornerà la brutta stagione, con la pioggia e il vento tutto questo diventerà, oltre che brutto da vedere, anche pericoloso per noi che frequentiamo la villa e per chi abita nei dintorni».

A spiegare precisamente la questione è la consigliera Daniela Dello Buono, del gruppo dei Moderati area di riferimento dell'assessore Marzo, e che rivendica la scelta dell'amministrazione di porre fine allo spacchettamento delle manutenzioni anche per responsabilizzare le ditte chiamate a compiere gli interventi. «Ne ho discusso molto con l'assessore Marzo e sono contenta che sia deciso di procedere alla contestualizzazione del problema con la formazione di nuovi global per le manutenzioni spiega la consigliera in questo modo cerchiamo di ottenere non solo maggiore efficienza sugli interventi da realizzare ma anche la possibilità di semplificare il richiamo alle imprese in caso di problemi» conclude. I tre global, per verde, strade e per i servizi e le pompe idrauliche sui colli e nei sottopassi, sono stati approvati recentemente dalla Giunta e dovranno essere messi a gara dal Comune.
 

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