Che ci sia una decelerazione dei contagi per Covid è evidente soprattutto dai nuovi numeri dei comuni della provincia casertana. Numeri contenuti in alcuni casi e di molto inferiori rispetto a quelli delle settimane scorse in altri. Certo è che il rallentamento della diffusione del Coronavirus salta agli occhi ed è palese anche dal resoconto di ieri, pubblicato come ogni giorno dall'Asl di Caserta.
Sono 309 i nuovi casi delle ultime 24 ore, mentre sono 724 le guarigioni accertate.
Uno scenario completamente diverso e di certo più rassicurante si sta profilando già da una decina di giorni. Proprio alla luce di questo nuovo andamento, cambia la situazione di ogni singolo comune, anche di quelli che, nelle settimane più calde' del contagio, hanno dato motivo di maggiore preoccupazione rispetto ad altri. Partendo dalle due città che hanno registrato sempre il più alto numero di contagi: Aversa e Caserta, ora rispettivamente con 738 e 781 casi, sono i centri più popolosi nonchè due dei comuni riferimento per le cure domiciliari dei positivi Covid.
Altri comuni che sono stati al centro dell'attenzione perchè dichiarati zona rossa per il numero dei positivi registrato in un arco di tempo limitato sono Marcianise e Orta di Atella. Il primo ora conta 695 positivi, non moltissimi in meno rispetto alla settimana scorsa quando ne registrava circa cento in più. Orta invece ha subito un calo sensibile di residenti infetti: ad oggi sono 369, quasi la metà di quanti ne aveva all'incirca una settimana fa. Anche Maddaloni ha procurato preoccupazioni per qualche giornata in cui contava anche fino a 700 cittadini con il Covid: ora invece questi ultimi sono 480, a dimostrazione che anche qui stia avvenendo una decelerazione.
Poi, l'attenzione è stata (ma in realtà lo è ancora) tutta sui centri dell'Agro aversano. Comuni come Cesa, San Cipriano d'Aversa, Sant'Arpino, Casal di Principe hanno registrato positività per più centinaia di residenti. Ora, così come in tutta la provincia e, del resto, in tutta la regione, la velocità della diffusione non è più così forte come quella di tre settimane fa. In effetti, volendo guardare il quadro d'insieme, su 3011 tamponi processati nelle 24 ore prima della pubblicazione del report dell'Asl, solo poco più del 10% è risultato positivo. Ma l'Asl raccomanda: «Non abbassare la guardia sulle prevenzioni».