Crisi del cinema, il gestore del Duel: «Pronti a ripartire ma servono aiuti»

Le sale chiuse dopo il rogo e l'idea: "Disponibile a trasferirmi ad altre sedi"

Silvestro Marino
Silvestro Marino
di Gianrolando Scaringi
Domenica 12 Marzo 2023, 09:55
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Nella Caserta senza più sale di proiezione, c'è ancora l'amaro per l'incendio al Cinema Duel dello scorso 26 agosto nelle parole del titolare Silvestro Marino. Il rogo, che ha reso la struttura inagibile, non ha interrotto il suo lavoro di produttore cinematografico né l'impegno nel superare la burocrazia e riaprire anche parzialmente la struttura. Ma un'alternativa c'è.


Sono passati poco più di sei mesi dall'incendio. Allora aveva parlato di una riapertura in due mesi ma le sale sono ancora chiuse. Qual è la situazione?
«L'incendio ha, di fatto, messo fuori uso ben tre delle sei sale a disposizione del Duel. Ho sperato, anche sostenuto dai miei periti, che le procedure assicurative mi permettessero di riaprire quanto prima gli spazi non divorati dal fuoco. Purtroppo la lentezza procedurale e anche le difficoltà burocratiche stanno allungando notevolmente la riapertura. Solo le sale al piano interrato, in fitto a un club, sono agibili e garantiscono un minimo di introito alla struttura. Il Duel non è stato solo un cinema, è stato un luogo di cultura e di promozione del territorio, un'impresa nella quale ho creduto e investito in tutti questi anni. Il mio dispiacere va anche ai dipendenti, professionisti eccezionali che si trovano, ormai, senza lavoro.
Negli ultimi giorni si stanno avanzando diverse proposte per ridare alla città un cinema dopo l'ulteriore chiusura del Big di Marcianise. Come si potrebbe aiutare il Duel nell'accelerare la riapertura?
«Se la città desidera un cinema, il Duel può riaprire anche domani ma in altra sede: è una questione di spazi. Ho provato, sin da subito, a valutare l'ipotesi di spostare le apparecchiature che si sono salvate in un nuovo luogo adatto alle proiezioni che potesse, almeno temporaneamente, tamponare i danni dell'incendio e garantire il lavoro ai miei dipendenti e una sala alla città. A dicembre c'è stato un timido contatto con la Provincia per valutare l'uso dell'Auditorium anche come sala di proiezione, almeno la mattina per film e documentari destinati alle scuole. L'Auditorium, però, ha un regolamento molto stringente, orientato soprattutto ad attività sociali e al servizio della città, e mi è stato risposto che non sarebbe stato possibile utilizzarlo anche per attività economiche. Una ulteriore paura che ho avvertito riguardava il fatto che la struttura fosse nuovissima e che l'uso in sala cinematografica potesse, in effetti, rovinarla. Ciò non toglie che se c'è uno spazio adatto e, davvero, a disposizione Teatro Comunale, San Leucio, Teatro Izzo, ancora l'Auditorium Provinciale, per citarne alcuni di cui si è parlato, o altro sono disponibile già da domani a effettuare un sopralluogo con i miei tecnici per valutarvi l'installazione delle apparecchiature di proiezione che si sono salvate e ridare vita alla magia del cinema a Caserta. Comunque una situazione tampone».
Quando e come spera di riaprire nuovamente le sale del Duel?
«Molte associazioni, molti cittadini e rappresentanti politici che chiedono la riapertura di un cinema a Caserta mi sono stati vicini anche subito dopo il rogo. Mi dispiace che molti si siano, invece, accorti solo ora che ha chiuso anche il Big di Marcianise che in città non c'è più una sala cinematografica. Il San Marco chiuse, dopo essere stato riaperto, perché nessuno (o quasi) ci andava davvero. Il Duel prima multisala 3D in Campania si era imposto per la raggiungibilità, l'ampio parcheggio e la possibilità di scelta con le sue sei sale. Riaprirlo sarebbe certamente più rapido e funzionale rispetto alla rifunzionalizzazione di altre sale. Ma al momento non posso farlo da solo: ci sono danni ingenti da affrontare ed ho bisogno che mi stiano accanto le istituzioni e che anche i cittadini siano pronti a fare la loro parte per sostenere questa impresa difficile ma non impossibile. Certo, darmi la possibilità di riprendere, anche parzialmente, in altro luogo sarebbe già tanto e costituirebbe un vantaggio anche per le amministrazioni pubbliche. Attendo che si apra, al più presto un tavolo per discutere una soluzione: io sono pronto a fare la mia parte».
 

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