Don Antonello Giannotti, caffè nel rione Acquaviva di Caserta: «Dono la Parola ai passanti»

Nuova iniziativa di convivialità e di condivisione nel nome dell'evangelizzazione

Un caffè con don Antonello Giannotti
Un caffè con don Antonello Giannotti
di Nadia Verdile
Domenica 21 Gennaio 2024, 11:00
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In giro per le strade del quartiere Acquaviva, incontrando le persone e sedendosi ai bar per leggere insieme passi del Vangelo e commentarli. Don Antonello Giannotti ieri ha dato il via ad una nuova iniziativa di convivialità e di condivisione nel nome dell'evangelizzazione.

«La terza domenica del tempo ordinario, dal 2019 spiega don Antonello è la domenica della Parola, istituita da papa Francesco per ricordare a tutti i cristiani il valore e l'importanza della sacra scrittura. Sappiamo bene che i cristiani non sono molto assidui con le sacre scritture. Un teologo del secolo scorso diceva che noi cristiani abbiamo un così grande rispetto del testo sacro che ne restiamo molto a distanza. Battute a parte, come parrocchia abbiamo voluto valorizzare molto questa domenica proprio per aiutare tutti ad entrare in confidenza con la sacra scrittura». 

Giovani e adulti che operano nella parrocchia di Nostra Signora di Lourdes ieri hanno girato per le strade del quartiere donando alle persone che incontravano un bigliettino recante un passo del Vangelo. «È stato bellissimo il riscontro continua don Antonello perché la parola di Dio che arriva inattesa apre riflessioni, scalda i cuori, rincuora».

E così c'è chi ha ringraziato perché sentiva di aver bisogno di un conforto, c'è chi si è stupito perché quel passo sembrava proprio riferito a lui, c'è chi si è fermato a discutere con don Antonello sul valore e sul significato di quelle parole. «Questa è evangelizzazione di strada racconta il parroco e si nutre di incontri, di scambi, di confronti; un'iniziativa per annunciare il Vangelo in contesti non istituzionali, come le strade, le piazze, i bar, i negozi e tutti quei luoghi che si trovano al di fuori delle convenzioni ecclesiastiche tradizionali».

È la Chiesa che si fa strada, che vede cristiani laici portare la parola di Dio in quelli che alcuni chiamano i nuovi pozzi, dove si prova ad intercettare la sete di verità che le donne e gli uomini hanno nel cuore. «Oggi aggiunge le persone che verranno in chiesa ritireranno, da grandi cesti che abbiamo realizzato, tre biglietti ciascuno su cui sono riportate le parole delle sacre scritture. Di questi tre uno lo terranno per sé e gli altri due li doneranno a persone che non hanno incontrato la parola del Signore. In virtù del battesimo siamo tutti missionari e dunque tutti chiamati ad annunciare la parola di Dio».

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Nei bar don Antonello ha distribuito i suoi biglietti, ha preso un caffè con gli avventori, si è intrattenuto a parlare, ad ascoltare. Sono queste missioni di strada, una modalità pastorale di nuova evangelizzazione, che costituiscono azioni pastorali di primo annuncio ma soprattutto sono un'occasione di vicinanza, di conoscenza, di ascolto e di aiuto. Chi è nella difficoltà paga molto spesso il peso e il prezzo della solitudine e l'incontro con un volto amico e con parole di fiducia e di salvezza possono dare una gran mano al cambiamento, all'entusiasmo, al desiderio di rimettersi in piedi.

«Il motto di oggi conclude don Antonello è ripreso dal Vangelo di Giovanni: «Rimanete nella mia Parola». Se la domenica della parola è una volta all'anno, io ho deciso che la trasformerò in una volta al mese. Un sabato al mese incontrerò, come accaduto ieri, le persone del quartiere, distribuiremo i biglietti con la parola di Gesù perché è nell'incontro che cresce il cristiano». 

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