Avvocato esegue lo sfratto e diventa vittima di stalking e minacce

Divieto di avvicinamento per la donna molesta

L'abitazione occupata abusivamente
L'abitazione occupata abusivamente
di Biagio Salvati
Venerdì 20 Ottobre 2023, 09:00
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Sfrattata dall'appartamento occupato abusivamente, si vendica contro l'avvocatessa incaricata della procedura molestando la professionista con decine e decine di chiamate e lunghissimi messaggi vocali intimidatori contenenti frasi volgari e offensive, oltre alle minacce dirette finanche ai figli della vittima. È accaduto a Castel Volturno, dove una donna di 51 anni, Antonella Saviello, all'ottavo accesso dell'ufficiale giudiziario con la forza pubblica eseguito nell'estate dello scorso anno, è stata costretta a lasciare un immobile della madre defunta che ha occupato per almeno 6 anni senza titolo e senza mai pagare l'affitto alla proprietaria. Dalla data dell'esecuzione dello sfratto, la Saviello è diventata una persecutrice seriale dell'avvocatessa Carla Chiacchio, peraltro consigliera dell'Ordine degli Avvocati di Napoli Nord, incaricata dalla proprietaria della casa occupata abusivamente.

La toga, a seguito delle numerose molestie provenienti dall'ex inquilina, che sono diventate un calvario, si è vista costretta a denunciare la stalker.

A questo punto è scattato il codice rosso: Saviello è stata dapprima destinataria di un provvedimento di avvicinamento alla professionista entro i 300 metri e poi rinviata a giudizio con formula immediata, per il reato di atti persecutori, davanti al giudice monocratico di Napoli Nord per il processo che si aprirà il 27 ottobre. La donna è accusata di aver molestato e minacciato la professionista attraverso numerose chiamate telefoniche e lunghi messaggi vocali: si parla di 40 chiamate che arrivavano sia di giorno che di notte. Messaggi di questo tenore: «Ti sfregio con l'acido..., ti faccio piangere sul fosso del cimitero dei tuoi figli».

Le minacce includevano la morte della vittima, l'uso di armi da fuoco e la violenza contro i suoi figli. Nonostante la persona offesa abbia bloccato il numero, l'imputata ha continuato a contattarla utilizzando diverse utenze telefoniche, insultandola e rinnovando le minacce. Queste azioni hanno provocato un grave stato di ansia e paura nella vittima, un notevole impatto sulla vita e sulla sua tranquillità, generando un fondato timore per la sua incolumità e quella dei suoi figli costringendola a modificare le sue abitudini di vita. L'avvocatessa ha dovuto accompagnare personalmente i suoi figli presso l'istituto scolastico e altri luoghi, o delegare questa responsabilità a persone legate da stretti vincoli di parentela, al fine di garantire la loro sicurezza.

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Irripetibili le frasi volgari pronunciate dall'imputata e contenute nei messaggi. Nel processo si costituirà parte civile il penalista Raffaele Costanzo. Quando le forze dell'ordine liberarono la casa trovarono davanti ai loro occhi una scena inquietante e tanto degrado con il rischio per la salute pubblica. In casa c'erano anche 35 cani, alcuni dei quali si sarebbero sbranati fra loro. «E allucinante che noi avvocati, nell'esercizio della nostra professione ci troviamo a mettere a rischio noi stessi e anche la nostra famiglia, per difendere i diritti di un cliente», commenta amareggiata l'avvocatessa Chiacchio. 

 

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