Estorsioni a Marcianise, sei condanne per il clan Piccolo-Letizia

Condanne dagli otto ai 13 anni sono state emesse dal gup di Napoli

La sentenza su clan e pizzo
La sentenza su clan e pizzo
di Biagio Salvati
Mercoledì 21 Giugno 2023, 22:20 - Ultimo agg. 22:57
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Condanne dagli otto ai 13 anni sono state comminate dal gup del tribunale di Napoli, Fabio Provvisier, nei confronti di 6 persone legate al clan dei Quaqquaroni accusati di estorsione ai danni di commercianti della zona. Una condanna a 12 anni anche per il pentito Agostino Piccolo senza ‘sconto’ (il riconoscimento dell’articolo sui collaboratori di giustizia) in quanto, alla luce delle prove già agli atti, il suo apporto non è stato decisivo.

Nonostante le pesanti condanne, sono stati assolti in parte dall’aggravante camorristica e dall’associazione gli imputati Gaetano Monica (13 anni) e Antonio Ottavio Sorbo (4 anni); pene a 8 anni a Pasquale Regino e Salvatore Letizia e 10 anni ad Amedeo Belvisto.

Tra gli episodi estorsivi contestati quello relativo all'azienda che a Marcianise svolge il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani, la “società consortile Marcianise servizi arl”, il cui titolare Antonio Deodati ha versato agli emissari del clan, in particolare ad Amedeo Belvisto, somme tra i 2 e i 3mila euro prima delle festività di Pasqua e Natale negli anni 2014 e 2015.

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  In altre circostanze è emerso come gli estorsori, in mancanza di soldi, non disdegnassero di prendersi dagli operatori economici anche prodotti, senza ovviamente pagarli; è il caso di Gaetano Monica, che viene intercettato mentre preleva alcune paia di scarpe Nike e Fila nel negozio di un imprenditore taglieggiato. Il collegio dei difensori era composto, tra gli altri, dagli avvocati Francesco Liguori, Bernardino Lombardi e Pasquale Barbato.

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