Incidente a Piedimonte Matese: Antonio muore a 20 anni

In ospedale anche i cinque occupanti della Jeep Compass

L'auto distrutta nell'incidente
L'auto distrutta nell'incidente
di Gianfrancesco D'Andrea
Lunedì 18 Dicembre 2023, 08:29 - Ultimo agg. 10:18
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Ennesimo incidente mortale sulla strada provinciale 331, nella notte fra sabato e domenica, all'altezza della stazione di servizio Ip, nel Comune di Piedimonte Matese. A seguito di un violento scontro frontale fra una Fiat Uno e una Jeep Compass ha perso la vita un giovane di venti anni, Antonio Casale, di Alife, deceduto sul colpo. Il giovane viaggiava a bordo della Fiat Uno guidata da L.C., diciottenne di Alife, quest'ultimo, fino al tardo pomeriggio di ieri, ricoverato in gravi condizioni nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Piedimonte Matese. Lievi ferite e qualche contusione per gli occupanti della Jeep Compass, a bordo della quale viaggiava una famiglia composta da padre, madre e figlia adolescente assieme a due amici di quest'ultima, tenuti comunque sotto osservazione fino alle prime ore del mattino di ieri al pronto soccorso del locale ospedale. L'impatto fra i due autoveicoli è avvenuto alle 23:34 di sabato, come documentano le immagini acquisite dalle telecamere a circuito chiuso della stazione di servizio della Ip e adesso al vaglio degli inquirenti.

Sul luogo dell'incidente sono intervenuti, nel giro di pochi minuti, i militari della stazione carabinieri di Piedimonte Matese e quelli del nucleo radiomobile della locale compagnia, assieme ai sanitari del 118. Necessario l'intervento delle squadre dei vigili del fuoco del distaccamento di Piedimonte. Per Antonio Casale, deceduto sul colpo, non c'è stato nulla da fare.

Disperato, invece, per L.C. il trasporto, a bordo dell'autoambulanza, al vicino ospedale, dove il giovane lotta fra la vita e la morte. Il corpo senza vita di Antonio Casale, dopo l'autorizzazione del magistrato, è stato quindi trasferito all'Istituto di medicina legale di Caserta per l'esame autoptico. Per cause ancora da chiarire, la Fiat Uno guidata da L.C. e la Jeep Compass si sono scontrate all'altezza del distributore di carburante Ip quando mancava ormai poco meno di mezz'ora alla mezzanotte. Le immagini acquisite dal circuito di videosorveglianza hanno ripreso l'impatto avvenuto a ridosso della stazione di servizio. Pochi secondi in tutto, in un tratto rettilineo di qualche centinaio di metri: la Fiat Uno, che viaggia verso Piedimonte, e la Compass, che proviene dal lato opposto, si schiantano a ridosso della linea di mezzeria. 

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Nell'incidente rischia di rimanere coinvolto anche un terzo veicolo che segue la Fiat Uno di poche decine di metri e che, spostandosi repentinamente verso l'altra corsia, come rilevano le immagini, riesce ad evitare l'impatto proseguendo in direzione di Piedimonte. Saranno quindi le indagini dei carabinieri a chiarire i reali motivi della dinamica di questo ennesimo incidente mortale, una volta esaminati i numerosi rilievi fotografici e planimetrici acquisiti nella notte tra sabato e domenica. A distanza di soli quattro mesi dall'incidente della scorsa estate, che costò la vita a Marcello Mastrangelo, 46 anni, sottufficiale dell'Esercito, e a Roberto Reveglia, ventottenne di Alife, le comunità di Piedimonte ed Alife sono scosse da un nuovo, gravissimo lutto legato alla sicurezza stradale. Sotto accusa rimane, soprattutto, l'assenza di autovelox, richiesti a gran voce dai cittadini che a centinaia sfilarono nel corso di una fiaccolata, il 2 settembre scorso, fra il quadrivio di Alife e il distributore della Tamoil, per chiedere alle autorità interventi strutturali a difesa della sicurezza sullo stesso tratto della Provinciale. Il lungo rettilineo che collega Alife a Piedimonte Matese, infatti, spesso percorso ad alta velocità e soprattutto nelle ore notturne, è ormai caratterizzato da decine di accessi laterali che portano a supermercati moto frequentati, negozi, distributori di benzina, cresciuti a dismisura per effetto della nuova espansione commerciale. Già in passato furono presentate in prefettura sottoscrizioni promosse da comitati spontanei di cittadini per sollecitare interventi mirati, in special modo, al controllo della velocità. Senza soluzioni strutturali che facciano da serio deterrente, il numero delle vittime di incidenti stradali è senza dubbio destinato ad aumentare.

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