La bimba disturba la messa, la mamma attacca il prete: «Siamo state cacciate»

Polemiche durante la funzione religiosa

La bimba disturba la messa, la mamma attacca il prete: «Siamo state cacciate»
di Ildebrando Caputi . Alberto Simone
Martedì 10 Ottobre 2023, 08:26
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La celebrazione di una messa domenicale interrotta per i pianti e il comportamento vivace di una bimba di un anno e mezzo, l'intervento del prete, le proteste dei genitori. È ciò che è accaduto l'altra sera nella chiesa di San Giuseppe a Rocca d'Evandro, centro dell'Alto Casertano ai confini con il Lazio. A chiarire l'accaduto è lo stesso parroco, Don Tomas, da quattro anni una delle guide spirituali della comunità: «Non ho cacciato nessuno, questo è bene specificarlo, per non creare equivoci o fraintendimenti. Ho solo chiesto che la bambina fosse accompagnata momentaneamente fuori dalla chiesa per essere calmata, per poi successivamente rientrare una volta tranquillizzata. Mi è sembrato un atto naturale, una scelta di equilibrio, nell'interesse di tutti i presenti e della stessa bambina».

Il parroco evidenzia che «si vedeva che c'era un chiaro disagio da parte degli altri fedeli, che aumentava man mano con il passare dei minuti. In altre situazioni sono sempre stati gli stessi genitori a prendere l'iniziativa di allontanarsi, ma questa volta non è avvenuto. E così, a malincuore, sono dovuto intervenire direttamente».
Sicuramente un evento anomalo, imbarazzante per tutti, anche perché sembra che la messa fosse proprio in memoria del nonno della bimba, morto un anno fa.
 

«La liturgia non prevede questo tipo di avvisi o interruzioni continua don Tomas ma non si poteva fare altrimenti. In chiesa si viene per pregare, c'è bisogno di silenzio, di concentrazione.

Ho visto fin dall'inizio della celebrazione la piccola in compagnia della mamma nei banchi della prima fila. Poi sono iniziati i pianti, il non voler restare ferma, il continuo movimento. Ho aspettato con pazienza che la situazione si normalizzasse, ma ciò non è avvenuto. Quindi il mio invito, solo un cortese invito a un'uscita momentanea per poter continuare in maniera normale, nel rispetto di tutti, la funzione. Sinceramente penso di non aver offeso nessuno, ho solo preteso un minimo di riguardo per gli altri fedeli e per me stesso. Non mi aspettavo questo clamore, queste polemiche da parte della famiglia».

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Delusa e amareggiata, la madre della piccola, residente a Cassino, che ha preferito allontanarsi definitivamente: «Ho frequentato varie parrocchie e più di una volta è capitato che i miei bimbi non fossero tranquilli, ma nessun parroco mi ha mai messo alla porta. Anzi, in una chiesa della mia città, nelle scorse settimane, un prete mi ha invitato a portare mia figlia con me durante una lettura».
Per don Tomas Jerez uno strascico inatteso: «Al termine della funzione non c'è stato nessun commento da parte dei presenti, ho parlato con molti fedeli ed anche con altri componenti della famiglia del defunto. Sembrava tutto chiarito. Pensavo di aver fatto una cosa semplice, naturale. Mai nella mia vita sacerdotale era successo un fatto del genere. Sono negli oratori da sempre, ed anche a Rocca d'Evandro è conosciuto fin dal mio ingresso, nel 2019, il mio impegno in favore dei ragazzi».

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