Maddaloni, nuovo piano urbano comunale: arriva la svolta dopo 16 anni di attesa

Ok dal Genio civile, manca solo il parere della Soprintendenza

Maddaloni
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di Giuseppe Miretto
Domenica 24 Marzo 2024, 10:55
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E ora tempi brevi per l'approvazione. Dopo 16 anni di attesa estenuante, il parere positivo finale del Genio civile, appena formalizzato, imprime un'accelerazione improvvisa all'iter tormentato del nuovo Puc. Manca solo il parere della Soprintendenza e, nonostante la parentesi pasquale, è stata già fissata la conferenza dei tecnici con annesso incontro finale con il redattore (5 aprile) e pure la stampa finale delle tavole di dettaglio.

«Avevamo promesso il ritorno alla normalità - commenta il sindaco Andrea De Filippo - e quindi, senza enfasi, anche Maddaloni torna alla normalità perché, per la prima volta nella sua storia, non sarà un commissario ad approvare il nuovo piano urbano comunale.

Annuncio il conto alla rovescia: entro maggio, sia lo strumento urbanistico che l'azienda speciale dei servizi sociali arriveranno in Consiglio comunale».

Il sollievo è legato anche alla cancellazione di record imbarazzanti: 15 anni ininterrotti di redazione, a oltre 35 anni dall'entrata in vigore del vigente piano regolatore che resta inapplicato per il 40%. A essere notevoli sono le ricadute pratiche: dopo quattro bocciature, ci sarà finalmente un'area per gli insediamenti produttivi lungo l'ex statale 265 al ridosso del casello autostradale sull'A30 che sarà inaugurato a settembre.
 

Secondo, nasce un “polo commerciale” lungo le aree frontaliere alla confluenza tra la provinciale 335 con l'Appia, tra Maddaloni e Santa Maria a Vico. Terzo: le «aree delle piattaforme intermodali» (Interporto e scalo merci ferroviario) avranno una viabilità autonoma e zone di con insediamenti produttivi e servizi dedicati. Quarto: dopo 54 anni, la linea ferroviaria Caserta-Napoli (che taglia in due l'area urbana) sarà separata dalla città: inserito nel Puc, il nuovo sistema di viabilità urbano che sostituirà ben otto passaggi a livello e con esso la «tangenziale esterna» che collegherà l'uscita Sant-Gobain della variante Maddaloni-Santa Maria C.V. con l'A30. Cancellati infine tutti i siti produttivi inquinati storici oggi inglobati nelle aree residenziali. Il "Macrico maddalonese", ovvero l'ex Alcatel di via Campolongo, diventa area di servizi per il territorio.

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Ma il grande e più atteso cambiamento scatterà dopo l'approvazione. Maddaloni è il comune che, nell'ultimo decennio, è al primo posto per consumo di suolo in provincia. Fenomeno amplificato dall'abbandono del più grande centro storico della provincia. Condannato a una lenta agonia dal sisma dell'Ottanta, oggi è in parte chiuso e tormentato da molti immobili abbandonati con ben cinque aree di crollo totale. La grande sfida è redigere i piani di recupero e riqualificare gli immobili abbandonati.

«Sarà una grande sfida precisa l'ingegnere Nicola Corbo, assessore ai Lavori pubblici - che sarà facilitata dalla legge urbanistica che la Regione si accinge ad approvare. L'introduzione di incentivi volumetrici (pari al 25 per cento) per gli immobili destinati all'abbattimento e ricostruzione e l'abitabilità estesa ai sottotetti con altezza media di 2.20 metri sono un ottimo volano per avviare un enorme patrimonio immobiliare dimenticato. In aggiunta, così si risolvere l'annosa questione dell'utilizzo, a fine abitativo, degli spazi tecnici o sottotetti spesso sanzionati perché difformi rispetto alle norme vigenti».

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