Caserta, Reggia da record: oltre 15mila turisti nonostante il nodo parcheggi

Alle 11,30 i biglietti di ingresso erano già esauriti

Caserta, Reggia da record
Caserta, Reggia da record
di Lidia Luberto
Lunedì 4 Marzo 2024, 08:59 - Ultimo agg. 16:44
4 Minuti di Lettura

Sarà l'effetto Mattarella, o l'aria di primavera che comincia a farsi sentire, ma questa domenica al Museo, la prima a conclusione delle Celebrazioni Vanvitelliane, è stata per la Reggia da numeri record. Ieri, infatti, ì visitatori sono stati 15.109, nonostante il contingentamento che caratterizza le giornate ad accesso gratuito. Alle 11,30 di ieri mattina, anche i ticket disponibili presso la biglietteria di piazza Carlo di Borbone erano già tutti esauriti. Numeri che posizionano la Reggia al terzo posto fra i musei italiani più visitati, dopo il Parco archeologico del Colosseo - Colosseo. Anfiteatro Flavio (23.111) e il Parco archeologico di Pompei (23.648).

«Il successo della gratuità dei luoghi della cultura nella prima domenica del mese, è la testimonianza di quanto gli italiani amino il proprio patrimonio culturale e ne facciano elemento fondamentale della propria identità nazionale», ha dichiarato il ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano, commentando i risultato di ieri.

Un successo per la Reggia che, però, per la città si è trasformato in un notevole disagio. La circolazione veicolare soprattutto in via Roma è andata in tilt già a metà mattinata. Colpa della mancanza di parcheggi che continua a penalizzare l'afflusso turistico. L'unica area di sosta disponibile, quella situata sotto la piazza Carlo di Borbone, è stata, praticamente, continuamente al completo, costringendo così gli automobilisti a rimanere in fila fuori dal varco di accesso e condizionando tutto il flusso veicolare del centro cittadino.

All'interno della Reggia le numerosissime presenze sono state gestite, invece, abbastanza bene, nonostante l'atavica carenza di personale di custodia. Il pienone è stato affrontato chiudendo alcuni spazi (erano inaccessibili le mostre “Visioni” e quella di Nino Longobardi, il Giardino inglese, le nuove sale Vanvitelli, il Teatro di Corte). Una certa criticità si è osservata, invece, per i bagni, nonostante il loro numero sia stato raddoppiato: la folla eccessiva ha richiesto un intervento continuo del personale di pulizia, che era costretto a spostarsi da un servizio all'altro. La situazione, peraltro, potrebbe ripetersi e anzi peggiorare nelle prossime domeniche gratuite.
«Per questo ci stiamo attrezzando, anche se non sarà facile con il personale che abbiamo attualmente a disposizione», dice la direttrice della Reggia, Tiziana Maffei. In ogni caso, quella di ieri, è stata la degna conclusione delle Celebrazioni che hanno fatto girare il nome di Vanvitelli per un intero anno.
«Le Celebrazioni Vanvitelliane sono state citate 1516 volte, e la parola "Vanvitelli", 3227: un ottimo riscontro per questo anno di lavoro», commenta soddisfatta la direttrice. E poi la visita illustre. «La venuta del Presidente Mattarella può considerarsi il giusto e prestigioso riconoscimento al Maestro, un omaggio anche istituzionale al suo genio indiscusso».

Ma non solo. «Tutto ciò che è accaduto quest'anno intorno e per Vanvitelli ha prodotto risultati sia dal punto di vista scientifico, con i convegni che hanno approfondito e rivelato aspetti ancora inediti ma fondamentali della sua opera, sia da quello pratico. L'inaugurazione dei nuovi spazi e della “Gran galleria”, delle sale Vanvitelli, ma anche le monete realizzate dalla Zecca dello Stato in onore del Maestro, e ancora le pubblicazioni prestigiose di Treccani (queste ultime, peraltro, insieme ad una pubblicazione con i disegni di Vanvitelli, insieme al Pallagrello di Tenuta Fontana che si produce all'Oasi di San Silvestro, alle marmellate delle Regine, al centrotavola di seta del consorzio Textile, all'amaro Amare' di Petrone, e alla mozzarella del Consorzio di tutela, sono state donate al Capo dello Stato in occasione della sua visita, ndr), sono cose concrete che rimarranno.

Come anche il portale Centro documentazione Vanvitelli, con tutti documenti e le informazioni che abbiamo su di lui e che sono state digitalizzate, e anche gli atti dei quattro convegni che si sono tenuti, nel corso di quest'anno, a Caserta, a Roma, a Napoli e ad Ancona e che verrano racchiusi in un unico cofanetto». Insomma, indiscussi risultati, grandi numeri di cui, però, Caserta ha fatto poco o nulla tesoro. Un'altra occasione perduta per la città.

© RIPRODUZIONE RISERVATA