Caserta. Vaccinazioni e ludoteche. O meglio, scuole private. In queste, infatti, non esiste l’obbligo per i genitori di presentare una qualsiasi documentazione relativo al ciclo vaccinale aggiornato dei piccoli. E così, molti dei genitori, in particolare quelli contrari all’obbligatorietà dei vaccini, preferiscono iscrivere i propri figli a strutture private, che non sono classificate come scuole ma che nei fatti svolgono attività ricreativa e didattica.
A puntare il dito su questo fenomeno sono due parlamentari del Pd, Rosaria Capacchione e Franco Mirabelli, che hanno inviato una interrogazione al ministro della Salute Beatrice Lorenzin e al ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli, manifestando il caso di Caserta e provincia, ma che può accadere «verosimilmente anche in altre parti d’Italia». Entrambi chiedono di sapere: «Se i ministri sono a conoscenza dei fatti esposti in premessa che potrebbero assumere proporzioni allarmanti nel giro di poche settimane; chiedono «se è stata valutata la possibilità di chiarire che per ‘scuole private’ si intende qualunque struttura che svolga attività didattica anche se non catalogata come tale».
«No vaccini», boom di iscrizioni
alle scuole private
di Ornella Mincione
Sabato 16 Settembre 2017, 06:40
1 Minuto di Lettura
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DELLA STESSA SEZIONE
di Giulio Sferragatta
di Nadia Verdile
di Giulio Sferragatta
di Pierluigi Benvenuti
di Lidia Luberto
Secondi