Chi è Don Walter Insero, il parroco casertano che ha celebrato i funerali di Maurizio Costanzo

Il prelato ha officiato anche le esequie di Gigi Proietti, Monica Vitti e Gina Lollobrigida

Chi è Don Walter Insero, il parroco casertano che ha officiato i funerali di Maurizio Costanzo
Chi è Don Walter Insero, il parroco casertano che ha officiato i funerali di Maurizio Costanzo
Lunedì 27 Febbraio 2023, 15:23 - Ultimo agg. 28 Febbraio, 10:20
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Chi è il parroco che ha celebrato i funerali di Maurizio Costanzo? Si chiama don Walter Insero. Ha 47 anni ed è originario di Caiazzo, paese in provincia di Caserta. Nella scorsa primavera è stato nominato cappellano di Papa Francesco.

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Gli studi

Nato a Caiazzo il 3 luglio 1975, termina la Maîtrise in Teologia presso la Facoltà di Teologia cattolica dell’Università Scienze Umane (Marc Bloch) di Strasburgo (Francia) nel 1999. Nel 2002 consegue il titolo di Licenza in Teologia Dogmatica presso l’Università Gregoriana. E riceve l’ordinazione presbiterale in Vaticano nel maggio 2003, per l’imposizione delle mani di Papa Giovanni Paolo II.

Grazie anche ai romani. Così vicini, così lontani

Il rapporto con Roma

Dal 2002 al 2005 opera a Roma, dove svolge il suo ministero come vicario parrocchiale presso la parrocchia S. Lucia al Clodio. E nel 2004 viene nominato cappellano presso l’Azienda RAI (Radio e televisione italiana), incaricato delle sedi Viale Mazzini 14, Via Teulada 66 e Via Asiago 10. Consegue poi il Dottorato in Teologia. Dal settembre 2005 al 2011 svolge il suo ministero pastorale come vicario parrocchiale nella parrocchia Gran Madre di Dio a Ponte Milvio.

 

L'insegnamento

Nella vita di Don Walter non ci sono solo le omelie, ma anche l'insegnamento. Dall’anno accademico 2005-06 è Docente Incaricato presso la Facoltà di Teologia della Pontificia Università Gregoriana, dove dirige due seminari tematici, sul tema «Fede, ragione e teologia in alcuni scritti di J.

Ratzinger» e «La riflessione cristologica di Walter Kasper». Tiene inoltre un corso di ecclesiologia in Licenza dal titolo «Quale Chiesa per una nuova evangelizzazione?» e un corso opzionale al primo ciclo di teologia «Fede e Amore, Ragione e Verità: un’introduzione alla teologia di J. Ratzinger».

Il 4 febbraio 2011 è stato nominato responsabile dell’Ufficio comunicazioni sociali e portavoce del Vicariato di Roma con l’incarico di coordinare la comunicazione della beatificazione di Papa Giovanni Paolo II. Nell’Agosto 2011 è stato nominato Rettore della Basilica Santa Maria in Montesanto a Piazza del Popolo, la Chiesa degli artisti. Nella primavera scorsa ha coordinato la comunicazione, per conto della diocesi di Roma, della canonizzazione dei due Papi Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II.

Il discorso per Maurizio Costanzo

«La prima volta ho incontrato Costanzo due anni fa. Pensavo di trovarmi davanti un giornalista anticlericale, un pò un mangiapreti, e invece ho incontrato una persona accogliente, amorevole, che mi ha rivolto subito una battuta: è un prete vero? Ci provo, gli ho risposto». È il racconto di don Walter Insero, durante l'omelia ai funerali di Maurizio Costanzo.

«Mi colpì perché mi raccontò la sua infanzia, la sua parrocchia in zona piazza Bologna, e parlò di quanto lavoro fanno le parrocchie sul territorio, riuscendo ad avvicinare le persone fragili, rendendo un servizio spirituale e sociale. E alla fine mi disse: mi sa che dovrò venire da lei... Dottor Costanzo - gli risposi - non accetto prenotazioni. E poi mi confidò un desiderio: potere un giorno, quando il Signore lo avrebbe chiamato a sé, pregare per lui», continua Insero.

 

Poi gli inizi della carriera, Paese Sera, il Tour de France: «Maurizio era un uomo molto intelligente, estremamente curioso, portato sempre a cercare novità, a scoprire, non riusciva a stare fermo, era molto attivo, anche negli ultimi giorni in clinica». Nel ritratto di don Insero, Costanzo «è stato un uomo umile, leale, manteneva la parola data e rispettava opinioni degli altri, senza giudicare le diversità, propenso a capire le ragioni degli altri. Era tendenzialmente pigro, amava la Roma, non era uno sportivo praticante. Voleva ascoltare gli altri, conoscere le persone, le loro storie, intuiva prima di ascoltare il carattere delle persone». E poi «era molto goloso, so che gli veniva spacciato del cioccolato fondente di nascosto», sottolinea mentre Maria De Filippi accenna un sorriso. Verso i suoi cari «ha avuto un forte senso protezione, ma ha aiutato anche tanti artisti nel momento del bisogno», ricorda ancora Insero. «Non dava importanza al denaro, non era avido, riusciva a dosarlo per condividerlo con gli altri».

 

I funerali dei volti noti

Non solo Maurizio Costanzo, altri funerali sono stati celebrati da Don Walter Insero. Tra cui quello di Gigi Proietti, Monica Vitti e Gina Lollobrigida. Un parroco legato ai volti celebri della Capitale.

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