Le sue grida e quelle dei vicini le hanno salvato la vita. Un malvivente con il volto coperto e armato di pistola ha fatto irruzione in un'abitazione nel centro di Sant'Arpino e la donna, una signora di 63 anni, suocera del consigliere comunale di opposizione, Domenico Cammisa, è stata minacciata, picchiata e derubata. Il fatto, accaduto la scorsa mattina intorno alle 5,30 del mattino, ha letteralmente scosso l'intero paese atellano. Tra l'altro, l'orribile aggressione è avvenuta in una strada centrale di Sant'Arpino, densamente abitata e situata nei pressi di una nota pasticceria. La signora ora sta bene, di sicuro però ha avuto tantissima paura e difficilmente potrà dimenticare il brutale sopruso di cui è stata vittima.
Il rapinatore, secondo la ricostruzione dei carabinieri (stando anche alle immagini delle telecamere di sorveglianza), ha agito indisturbato e si è introdotto nell'abitazione attraverso la finestra che dà sul piccolo balcone al piano terra, poco dopo che il marito della malcapitata uscisse per recarsi, come ogni mattina, al lavoro.
«È la prima volta che a Sant'Arpino - ha raccontato il genero della vittima, il consigliere Cammisa - accade un fatto così crudele, una violazione in una abitazione privata in pieno centro cittadino. Siamo scossi e preoccupati ma devo ringraziare il vicinato e soprattutto il celere intervento delle forze dell'ordine e dei medici». La signora, infatti, è stata portata al "Moscati" di Aversa dove è stata sottoposta ai controlli necessari e dove ha ricevuto cura e assistenza per lo shock.
«La solidarietà dei santarpinesi ha evitato il peggio - ha continuato Cammisa - per fortuna mia suocera ha avuto la prontezza di chiedere aiuto e alla fine l'intervento è arrivato. L'area è stata perlustrata e setacciata per l'intera giornata e i carabinieri stanno proseguendo con le indagini per risalire al criminale». Il violento gesto ha le caratteristiche di un'operazione premeditata. Chi si è introdotto nella casa conosceva orari e spostamenti del marito della donna. «Sono amareggiato per quanto è successo - ha detto il primo cittadino Ernesto Di Mattia - l'intera amministrazione è vicina al consigliere e alla sua famiglia. Garantiremo controlli, perlustrazioni e l'attivazione di aree videosorvegliate».