Oggi la carovana rosa del Giro d’Italia attraversa la Valle di Suessola. Dieci chilometri di circuito casertano per la decima tappa della 107esima edizione, che dopo lo start a Pompei, tocca la frazione sanfeliciana di Cancello Scalo, il territorio Arienzo, nella zona della cosiddetta Maddalena, prima di arrivare a Cusano Mutri, nel Sannio. Diversi i provvedimenti adottati dal Comune di San Felice a Cancello, su indicazione dell’Anas e della prefettura, per rendere agibili le strade e scorrevole la viabilità.
La circolazione sarà sospesa dalle 11 alle 15, essendo previsto il passaggio dei ciclisti intorno alle 14, lungo via Polvica, via Napoli, via Crocella Santa, via Padre De Martino Vittorio, via Alberti, via Circumvallazione fino all’incrocio di via Ponte Trave.
Intanto, il sindaco Emilio Nuzzo ieri mattina ha dovuto fare i conti anche con il ritrovamento di un cinghiale senza vita investito da un veicolo nella notte lungo il percorso in località Mefita, dove è stato anche installato uno striscione di benvenuto ai ciclisti da parte del Comune. L’ungulato è stato subito rimosso dagli operatori del servizio veterinario dell’Asl di Maddaloni. Contemporaneamente è scattato un sopralluogo in zona, per verificare la presenza di altri esemplari considerato anche che nelle ultime settimane sono stati avvistati diversi cinghiali anche durante le ore diurne.
«Aldilà del ritrovamento del cinghiale - dice il sindaco - da giorni lavoriamo incessantemente per la viabilità. Inizialmente, ho dovuto fare i conti con la questione strade. Tutti sanno che sono degradate e che il nostro Comune è in dissesto finanziario. Quando, però, mi è arrivata la comunicazione del passaggio del Giro ho colto subito la palla al balzo. Ho subito pensato all’opportunità di far conoscere San Felice a Cancello. Il Giro è una bella vetrina. Così, ho chiesto alla Provincia di darci una mano. Il presidente Magliocca mi ha dato il suo sostegno con fondi provinciali per riasfaltare le strade». Nuzzo poi annuncia che «stiamo preparando la bozza di un piano da presentare alla Regione di tre milioni di euro dei fondi di coesione».