Maddaloni: tragedia nel panificio, sequestro e indagini sui macchinari

Il locale è stato posto sotto sequestro

Domenico Del Monaco, il panettiere morto nel suo negozio
Domenico Del Monaco, il panettiere morto nel suo negozio
di Giuseppe Miretto
Venerdì 30 Giugno 2023, 08:06
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«Maledetto forno e maledetti attrezzi». La comunità di Maddaloni è scossa per l'incidente mortale sul lavoro avvenuto nel cuore del centro abitato, nell'ora di punta e presso il negozio serale più frequentato dalle famiglie intente ad acquistare il pane appena sfornato. Maddaloni, da 48 ore, è attonita, pietrificata, incredula. È una tragedia che non conosce fine: fin quasi alle due di notte, i carabinieri (sul posto anche la polizia), il personale dell'Asl, dell'Ispettorato del Lavoro e il magistrato di turno hanno eseguito rilievi sugli impianti, sui macchinari, sugli spazi di lavoro e sull'attrezzatura per la panificazione che ha causato la folgorazione o elettrocuzione fatale per il 54enne Domenico Del Monaco, per tutti Mimmo. Da subito, è risultato evidente che la scossa da 380 volts ha causato, oltre a ustioni, evidenti lesioni interne con immediata perdita di coscienza. La perizia necroscopica dovrà confermare i referti dei soccorritori che hanno tentato a lungo la rianimazione.

Intanto, il panificio è stato sottoposto a sequestro in attesa dell'esito delle indagini e a ispezioni dei consulenti tecnici di ufficio. Sequestrato anche il contatore di energia elettrica posto all'esterno del locale commerciale. Sotto la lente di ingrandimento sono finiti i sistemi di sicurezza che non sarebbero scattati e l'idoneità dell'impianto elettrico.

Tante le ipotesi: dal guasto improvviso al contatto fortuito con aree sottoposte a tensione. Eppure per i clienti più affezionati, che di fatto sono amici e confidenti, non ci sono dubbi. Da mesi, Mimmo si sarebbe lamentato con la clientela per i continui disagi creati dal malfunzionamento del forno che era diventato argomento di discussione quotidiano con i frequentatori più assidui. «Ci aveva spiegato - dice qualcuno - che il malfunzionamento alterava la qualità del prodotto. Forse, sarebbe stato costretto, a tutela del buon nome del laboratorio, a sospendere la produzione. Gli impianti sono stati infatti anche cambiati». Ma toccherà alla magistratura verificare l'attendibilità di una versione di alcuni clienti. Mimmo era un perfezionista. Credeva moltissimo nel panificio di via San Francesco d'Assisi. Infatti, lo scorso inverno lo aveva sottoposto a ristrutturazione e ammodernamento. Poi, ha creato un angolo dedicato alle pizzette. In un lavoro senza fine, aveva creato pure un punto per accogliere i consumatori all'interno del locale e uno all'esterno.

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Tutto secondo la tradizione vincente dei Del Monaco: una famiglia che da generazioni punta a trasformare la panificazione prima in luogo di consumo di qualità e infine in ritrovo confortevole. Per questo, il forno era diventato un luogo di ritrovo e di aggregazione sociale. E infatti, anche il sindaco Andrea De Filippo dà voce all'amarezza e al dolore collettivo: «Da primo cittadino, non posso non dare voce alla profonda contrizione e al senso di smarrimento che pervade la nostra comunità. I tecnici e la magistratura faranno luce su un incidente per noi inspiegabile. Posso invece testimoniare l'impegno sociale di un artigiano di lunga data. Durante il periodo difficilissimo della pandemia da Covid-19, Domenico Del Monaco è stato tra i tanti artigiani che hanno contribuito a sostenere la nostra comunità in difficoltà. E con grande generosità ad offrire aiuto alimentare a quelle famiglie che, dal febbraio al maggio 2020, hanno avuto moltissimi disagi per il sostentamento quotidiano. Basta solo ricordare questo, al di là delle sue doti umani e professionali, per capire quanto grande e sentito sia il lutto per questa scomparsa». Non ci sarà nessuna dichiarazione di lutto cittadino perché il «modo migliore per ricordare un gran lavoratore è lavorando con sempre più forte attenzione alla cultura della sicurezza». La mobilitazione comunque c'è. I social sono intasati di messaggi di cordoglio per la famiglia e dai tantissimi clienti che avevano frequentazioni quotidiane con il panettiere di fiducia. 

 

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