Vigneto dell’aspirante sindaco
in fiamme: la pista dolosa

Vigneto dell’aspirante sindaco in fiamme: la pista dolosa
Vigneto dell’aspirante sindaco ​in fiamme: la pista dolosa
di Oreste D’Onofrio
Sabato 10 Giugno 2017, 07:05 - Ultimo agg. 08:59
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FALCIANO DEL MASSICO. Incendio a un vigneto della famiglia di Erasmo Fava, candidato sindaco, insieme a Giosuè Santoro e Gianna Antonia Novelli Genuino. È successo ieri mattina, intorno alle ore 7 e 30. «Non posso credere - ha sottolineato Fava, visibilmente scosso - che la nostra Falciano sia diventata questa. Un vile gesto nei confronti miei e della mia famiglia».
Un momento di pausa e subito dopo ha aggiunto, con maggiore forza: «Chi crede di intimidirci, ha sbagliato di grosso. A tutti i cittadini, a prescindere dall’idea politica, chiedo di combattere per una Falciano pulita, una Falciano dei veri valori, una Falciano libera dai poteri forti».
Da queste parole si evince che Fava sia convinto che si possa trattare di un atto doloso, programmato a meno di 48 ore dalle elezioni amministrative. La campagna elettorale, ormai da oggi ufficialmente chiusa, ha fatto registrare, soprattutto negli ultimi dieci giorni, toni polemici, accesi. Da tutti gli sfidanti c'è stata piena solidarietà per quanto accaduto a Fava.
Santoro, l'altro candidato, ha rivelato quanto capitato anche a lui, alcuni giorni fa. «Anche a me è successa la stessa cosa e ho avuto qualche danno, ma ho attribuito la causa all’incuria, al mancato taglio di sterpaglia». 
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