Bonus da 600 euro, stop a 700 mila domande. Senza requisiti molti lavoratori dello spettacolo

Bonus da 600 euro, stop a 700 mila domande. Senza requisiti molti lavoratori dello spettacolo
Bonus da 600 euro, stop a 700 mila domande. Senza requisiti molti lavoratori dello spettacolo
di Francesco Bisozzi
Venerdì 24 Aprile 2020, 11:06 - Ultimo agg. 16:54
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Questo mese il bonus autonomi arriverà a meno di 4 milioni di beneficiari. Su un totale di 4,4 milioni di istanze pervenute sono circa 300 mila le domande errate da rifare, mentre altre 400 mila sono sul punto di essere respinte per assenza di requisiti. In tutto ammontano a quasi un milione le richieste fermate dall'Inps per essere sottoposte a controlli più approfonditi, ma dall'Istituto di previdenza fanno sapere che solo una su tre avrà semaforo verde. Invece finora sono state erogate nel complesso 3,5 milioni di prestazioni.  

Entro la fine del mese si prevede dunque che l'asticella raggiungerà al massimo le 3,7 milioni di indennità versate, anche perché le domande, dopo che all'inizio ne sono piovute sul sito dell'Inps più di centomila all'ora, ora arrivano con il contagocce. Il governo nel frattempo prepara la «fase due» del bonus autonomi: sul trampolino più soldi per meno percettori. La buona notizia è che chi al momento di compilare la domanda ha sbagliato a trascrivere l'Iban, un errore che a quanto pare avrebbero commesso in più di duecentomila aspiranti percettori, adesso potrà rimediare. Quella cattiva è che i più sbadati dovranno aspettare il mese prossimo per vedersi accreditare i 600 euro in banca. I tecnici dell'Inps hanno appena ultimato la procedura per consentire ai rimandati a maggio di correggere l'istanza.
 

 

Il correttore online, che permetterà di variare i dati inseriti in prima battuta, non tornerà utile solo a chi ha fatto confusione con l'Iban: in migliaia per esempio non hanno indicato correttamente la categoria di appartenenza. A ingrossare le fila dei 400 mila richiedenti sprovvisti dei requisiti per accedere al beneficio hanno contribuito invece numerosi furbetti dello spettacolo che, pur non potendo vantare 30 giorni lavorativi nel 2019 nella gestione ex Enpals, hanno comunque tentato di mettere le mani sul sussidio.

Alle richieste per il bonus giunte all'Inps, circa 4,4 milioni, si sommano quelle degli ordinisti, poco meno di 500 mila istanze totali secondo l'Adepp, l'associazione degli enti di previdenza privati. Il bonus era stato pensato per accogliere 5,3 milioni di persone, tra artigiani, commercianti, professionisti senza cassa, partite Iva, co.co.co, stagionali del turismo, lavoratori agricoli e dello spettacolo. Al lordo delle domande che verranno rigettate per assenza di requisiti, mancano perciò all'appello 700 mila potenziali aventi diritto.
 

Ma la platea dei percettori nei prossimi mesi appare destinata a restringersi ulteriormente. Se da un lato il governo si prepara ad accrescere l'importo del sussidio portandolo a 800 euro, dall'altro si accinge a escludere dal bacino degli aventi diritto chi nel 2018 ha dichiarato redditi superiori a 35 mila euro. Una mossa obbligata, per una questione di coperture, che rischia di avere tuttavia un costo politico non indifferente. Nonostante il nodo delle risorse rimanga da sciogliere, la riconferma del bonus per altri due mesi nella versione extra-large viene ormai data per acquisita. Il rifinanziamento degli ammortizzatori, dalla Cig in deroga per altre 4 settimane all'aumento del bonus per partite Iva e autonomi, sarà oggi al centro di un'altra riunione del ministro dell'Economia Roberto Gualtieri con i capigruppo di maggioranza. 

Il taglio della platea dei percettori, come detto, non sarà indolore: in pratica verrà escluso dalla «fase due» del bonus chi ha un reddito complessivo compreso tra 35 e 50 mila euro e ha ridotto la propria attività di almeno un terzo nel primo trimestre del 2020. 

Dai dati del Mef sulle dichiarazioni dei redditi 2018 presentate lo scorso anno è emerso che il reddito medio più elevato è proprio quello da lavoro autonomo, pari a 46.240 euro, mentre il reddito medio dichiarato dei titolari di ditte individuali è pari a 20.940 euro e quello dei lavoratori dipendenti a 20.820 euro. 
 

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