Napoli, Ispettorato Nazionale del Lavoro, Pennesi: «Una regia unitaria rafforza l’azione del Governo»

Il seminario dell'Ispettorato nazionale del lavoro. Zoina: «57 nuovi ispettori assegnati a Napoli»

L'Ispettorato Nazionale del Lavoro
L'Ispettorato Nazionale del Lavoro
Lunedì 23 Ottobre 2023, 16:25
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«Una regia unitaria - affidata all’Inail - per la tutela della sicurezza e la prevenzione degli infortuni sui luoghi di lavoro rafforzerebbe l’azione già messa in campo dal Governo, con il coordinamento degli interventi ispettivi tra il sistema Ispettorato e sistema Asl e l’implementazione delle risorse». Così Paolo Pennesi, direttore generale dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, ha aperto il seminario L’ampliamento del sistema dei controlli ispettivi in materia di salute e sicurezza sul lavoro organizzato dall’Acen, in collaborazione con l’Ordine dei Consulenti del Lavoro e l’Ispettorato Nazionale del Lavoro.

«In Italia - ha aggiunto - manca una politica seria e un piano unitario in materia di prevenzione degli infortuni. In tal senso, una prima risposta è stata data con il decreto 81/2008 e l’aumento delle risorse umane a disposizione dell’Ispettorato». Una “prospettiva in crescita”, come ha sottolineato Antonio Zoina, direttore dell’Ispettorato di Napoli. «Su 700 risorse assunte in Italia, sono 57 i nuovi ispettori assegnati a Napoli, che a breve saranno al lavoro. Il nostro - ha continuato - è un sistema volto anche alla prevenzione oltre che alla repressione.

Anche in forza delle nuove leggi, operiamo congiuntamente ai colleghi delle Asl, con un ampiamento oggettivo delle competenze e delle risorse in campo, con una nuova sezione curata dall’Ispettorato sulla piattaforma Inail».

Azione congiunta determinante in materia di sicurezza, considerando che l’ultimo report Inail segnala una riduzione nazionale degli infortuni al lavoro che oggi “colpiscono anche nuove figure, così com’è accaduto in casi di alternanza scuola lavoro e in contesti universitari” ha evidenziato Simona Di Monte, procuratore aggiunto della VI sezione Lavoro della Procura di Napoli. «La Procura ha già offerto supporto per favorire prassi uniformi, verifiche più approfondite e puntuali con squadre congiunte dei diversi enti preposti alla sicurezza, per ottenere migliori obiettivi e, soprattutto, evitare sovrapposizioni, razionalizzare risorse ed esaltare le reciproche conoscenze».
Anche a livello locale è auspicabile un costante “tavolo di coordinamento per gli interventi ispettivi” per assicurare “controlli estesi e puntuali, che consentiranno una risposta globale del sistema imprenditoriale” ha concluso il procuratore.
«Sarebbe opportuno un coordinamento tra le strutture private che promuovono la sicurezza nel nostro settore, CFS e soggetti ispettivi che operano sul campo per garantire omogeneità degli interventi, migliori risultati e contenimento di risorse, sempre scarse, in un campo così delicato» – ha sottolineato Lorenzo Sava, vice presidente dell’Acen.

Sulla formazione di qualità si è espresso anche Massimo Sannino, vicepresidente CFS, che ha sottolineato «l’esigenza di assicurare alle maestranze edili una completa formazione circa i possibili rischi che si possono correre in cantiere».

«Siamo l’unico settore industriale che offre formazione obbligatoria prima di entrare in cantiere e lavora, anche attraverso enti di formazione gestiti pariteticamente con i sindacati dell’edilizia - alla prevenzione della sicurezza dei lavoratori e alla tutela del lavoro” ha detto Roberta Vitale, presidente del Centro di Formazione e Sicurezza di Napoli. “Collaboriamo anche con le scuole e tutti gli enti formativi del territorio, per favorire e diffondere la cultura della sicurezza, oltre che per ridurre al minimo i rischi».

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In Italia operano 16 milioni di lavoratori, 1.700.000 imprese e mille ispettori tecnici, a cui potrebbero aggiungersi circa mille ispettori delle ASL. «I numeri evidenziano quanto il coinvolgimento attivo e responsabile di tutti gli attori diventa necessario per contenere gli infortuni e indirizzare tutti nella direzione della garanzia della qualità e della salute del lavoro» ha evidenziato Francesco Duraccio, presidente dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Napoli. «Per un salto di qualità, attraverso la logica della prevenzione, è giusto coinvolgere tutti i soggetti coinvolti nel processo produttivo: lavoratori, imprenditori, responsabili della sicurezza e collaboratori» ha chiarito Francesco Capaccio, segretario dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro.

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