La Tav con Sapri o senza? Parte il dibattito sulla linea

Primo incontro online: cittadini e istituzioni invitati a dire la loro sulla Salerno-Reggio Calabria

I tracciati della Tav Salerno-Reggio Calabria
I tracciati della Tav Salerno-Reggio Calabria
di Marco Esposito
Mercoledì 29 Novembre 2023, 00:00 - Ultimo agg. 30 Novembre, 07:31
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Entra nel vivo il dibattito pubblico sulla linea ferroviaria ad alta velocità Salerno-Reggio Calabria e affronta uno dei nodi decisivi per la Campania: il percorso da seguire dopo la nuova stazione Vallo di Diano. Le opzioni concretamente in campo sono due: puntare con una curva verso Sapri, restando quindi in Campania, oppure dirigersi con una lunga galleria più a Sud, arrivando sul Tirreno a Praia. Oltre al percorso, cambierebbe ovviamente la stazione ferroviaria di riferimento nel golfo di Policastro: Sapri oppure Praia. 

Le Ferrovie hanno una loro chiara preferenza ed è la tratta diretta per Praia ma in passato il percorso gradito a Rfi è stato modificato, per esempio per la linea Napoli-Bari che la società ferroviaria preferiva più rettilinea possibile e che invece nel progetto finale ha previsto la stazione Hirpinia, anche a costo di una ampia deviazione. E così stavolta Rfi ha aperto un vero e proprio dibattito pubblico, sul modello francese, in modo sia da informare cittadini e istituzioni sia da raccogliere formalmente tutte le eventuali osservazioni.

Ieri c’è stato il primo incontro, interlocutorio, con oltre cento persone collegate online ma nessun reale dibattito. I tecnici di Rfi (Rete ferroviaria italiana) hanno presentato le caratteristiche dei lotti tra Romagnano (a Est di Battipaglia) e Praia, per completare i quali serviranno almeno sei anni di lavori. Il prossimo appuntamento è lunedì 4 dicembre alle 17:30 sul tema delle alternative del tracciato. «Prevedo un incontro molto vivace», ha anticipato il coordinatore del dibattito pubblico, Roberto Zucchetti

Zucchetti, economista della Bocconi, ha puntualizzato che nella formula del dibattito pubblico non c’è il potere di decidere, che spetta alla successiva Conferenza dei servizi, ma è chiaro che se saranno presentati suggerimenti concreti e ben documentati sarà difficile non tenerne conto.

Il dibattito proseguirà con un fitto calendario di incontri online fino all’11 gennaio 2024.

Il nodo principale è il collegamento del Cilento, oggi attraversato dalla linea storica nel tratto Agropoli-Pisciotta-Sapri. La nuova Av invece da Battipaglia punterà verso Est per arrivare al bivio di Rovagnano: qui ci sarà una linea ammodernata rispetto a oggi per portare a Potenza-Taranto e una coppia di binari ad alta velocità che attraverserà il Vallo di Diano per poi virare verso la costa puntando come si è detto o a Sapri, e quindi ancora nel Cilento, oppure direttamente in Calabria, a Praia a Mare. La scelta di attraversare il Vallo di Diano è quindi cosa fatta, ma i Comuni cilentani vorrebbero almeno recuperare la stazione di Sapri, da cui poi collegarsi tramite la linea storica, che resterebbe aperta per i treni locali.

Secondo le Ferrovie, però, il percorso diretto per Praia è decisamente migliore sia dal punto di vista trasportistico sia da quello ambientale perché ha meno interferenze grazie a una lunga galleria di oltre 22 chilometri. Il punto è che la nuova stazione Av di Vallo di Diano si troverà a 487 metri d’altitudine mentre ovviamente sia Sapri sia Praia sono al livello del mare. Ciò costringe a una lunga discesa (e salita in direzione Nord) con pendenze che per i parametri tecnici dell’alta velocità ferroviaria non possono mai essere eccessive. Se si procede dal Vallo verso Praia, quindi un luogo più distante, la galleria può essere rettilinea ed è possibile percorrerla a 300 chilometri orari. Se invece si punta verso Sapri, più vicina, bisogna allungare artificialmente il percorso con una ampia curva, riducendo la velocità a 250 chilometri orari. Inoltre da Sapri a Praia si proseguirà sulla linea storica e quindi a velocità lontana dai 300 orari. In ogni caso i Comuni cilentani sono pronti a far valere le proprie ragioni visto che i collegamenti ferroviari ad alta velocità sono un volano per far crescere i flussi turistici, come ricordato dallo stesso Zucchetti nel video di presentazione. 

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E dopo Praia? L’idea originaria era tagliare sotto il Pollino con una galleria molto lunga per spuntare a Tarsia, verso Sibari, e da lì collegarsi alla ferrovia ionica da un lato e dall’altro puntare verso Sud, in direzione Cosenza, e poi dal capoluogo calabrese con una nuova galleria (già finanziata) tornare sul Tirreno a Paola e da lì percorrere la linea storica ammodernata fino al Ponte sullo Stretto, il cui senso è nell’adeguamento delle reti di trasporto sia in Calabria sia in Sicilia. L’orientamento attuale, invece, è restare sulla linea storica tirrenica, ovviamente da ammodernare, ma che non sarebbe una vera nuova linea ad alta velocità, cioè da 300 chilometri orari. Poi da Paola, tramite la nuova galleria, che quindi è in ogni caso necessaria, ci sarà una bretella verso Cosenza e Sibari in modo da conservare l’idea del collegamento con la costa ionica. Nonostante il giro-giro-tondo (Praia-Paola-Cosenza-Sibari), si stima che in questo modo il collegamento da Sibari a Salerno diverrebbe più rapido di un’ora e 27 minuti rispetto ai (pessimi) tempi attuali. Sul tratto complessivo e cioè da Salerno a Reggio Calabria il guadagno rispetto a oggi sarebbe invece solo di un’ora e 20 minuti perché di fatto si resterebbe sulla linea storica, sia pure con una serie di interventi per addolcire le curve e incrementare la velocità media. 

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