La donna, 47 anni, si trovava sul lungomare per un pranzo con il marito, quando ha avuto la crisi, che «si è risolta spontaneamente nel giro di pochi minuti», precisa la Fie. Poi, quando l'uomo è andato alla cassa a pagare le pizze, peraltro non consumate, il commento della ristoratrice: «Sarebbe meglio che gente come voi ordinasse e mangiasse la pizza a casa. Avete spaventato i clienti».
Una frase che ha scatenato l'indignazione della coppia, che ha precisato come in realtà non si fosse creato nessun allarme. Anzi, alcune persone si erano avvicinate e ci avevano offerto aiuto. Segno che l'epilessia è ancora troppo poco conosciuta, commenta ancora la Fie, con le parole della presidente: «Purtroppo non è un caso isolato, ma solo uno degli ancora numerosi episodi in cui persone con epilessia sono vittime di discriminazione, conseguenza dello stigma che grava su di loro a causa della malattia e della sua scarsa conoscenza».
Sulla vicenda è intervenuto anche il Codacons: «Chiediamo al Comune di accertare i fatti e, se realmente si è verificato il grave caso di discriminazione descritto, provvedere al ritiro della licenza nei confronti del titolare del ristorante e alla chiusura del locale» dice il Codacons.
Questo perché «la ristoratrice avrebbe messo in atto un comportamento lesivo dei diritti dei consumatori, venendo meno sia alle regole del settore della ristorazione sia ai diritti fondamentali del malato». Secondo l'associazione «l'amministrazione comunale deve intervenire sanzionando i protagonisti del triste episodio, con provvedimenti che siano d'esempio per tutti».