Coronavirus, Milano vara piano per la ripartenza: aree 30 km/h, biciclette, tavolini nei posti auto

Coronavirus, Milano vara piano per la ripartenza: aree 30 km/h, biciclette, e tavolini nei posti auto
Coronavirus, Milano vara piano per la ripartenza: aree 30 km/h, biciclette, e tavolini nei posti auto
Venerdì 24 Aprile 2020, 17:54 - Ultimo agg. 19:08
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Milano lancia un piano strategico per la ripartenza nella Fase 2 della lotta al Coronavirus basato sulla riorganizzazione dei tempi e degli spazi della città. L'obiettivo è vivere i quartieri della città in modo nuovo, evitando assembramenti, tra strade, vie ciclabili, spostamenti a piedi. Limiti di velocità e nuovi spazi per i tavolini nei posti auto.

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Si chiama "Milano 2020. Strategia di adattamento" il piano lanciato dal Comune di Milano, aperto ai contributi dei cittadini, per gestire la ripartenza. Il documento è stato presentato da alcuni assessori in una conferenza stampa in streaming. Il piano punta in generale su una riorganizzazione dei tempi e degli spazi della città: dalla ridefinizione dell'uso delle strade e degli spazi pubblici, all'aumento degli spostamenti con la bicicletta e a piedi, alla riscoperta della dimensione di quartiere per vivere la città in modo diverso, senza il pericolo di creare assembramenti.

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Milano 2020 ha l'obiettivo di attrezzare la città per gestire al meglio lo scenario più probabile, per un adattamento verso un «nuovo ordinario». Il piano per la ripartenza di Milano è già consultabile online sul sito del Comune e a partire dal 27 aprile ci sarà la possibilità per i cittadini di presentare contributi e osservazioni, è un documento aperto a tutta la città.

Limite di 30 km/h per la auto e più spazio ai ristoranti. Tra le misure pensate per la ripartenza c'è il limite di velocità a 30 all'ora introdotto in modo diffuso in città e spazi per tavolini anche in sostituzione dei posti auto o al margine della carreggiata. L'obiettivo è valorizzare lo spazio pubblico per consentire a bar e ristoranti di poterlo sfruttare al meglio, con le dovute norme di distanza.

 


Incentivi alla vita di quartiere. La vita a Milano sarà quella di quartiere, dove tutto quello che serve si trova nel raggio di 15 minuti a piedi. L'obiettivo sarà quello di «limitare la migrazione delle persone dai quartieri residenziali a quelli legati al consumo - ha spiegato l'assessore al Commercio, Cristina Tajani -. Ogni dimensione dovrà avere una dimensione propria di consumo e socialità in modo da utilizzare tutto lo spazio fisico della città, anche all'aperto». Il Comune punta a cambiare, desincronizzare, gli orari della città anche per favorire un minore afflusso di persone sui mezzi di trasporto, che è il vero nodo da affrontare. In questo avrà un ruolo fondamentale anche lo smart working.

Accessi monitorati ai parchi. Ci sarà una graduale riapertura di parchi e giardini con l'introduzione di sistemi di monitoraggio degli accessi. Lo sport potrà riprendere in sicurezza negli spazi aperti dei centri sportivi, senza l'uso degli spogliatoi, mentre se consentito l'obiettivo è quello di aprire le piscine e gli impianti estivi per i mesi di luglio e agosto.

Anche la cultura avrà una sua ripartenza. Musei e biblioteche potranno riaprire con misure di distanziamento e contingentamento delle capienze. 'Estate sforzescà, la rassegna estiva di iniziative culturali realizzata dall'amministrazione comunale e dedicata alla musica, al teatro e alla danza, potrebbe rappresentare una piattaforma di sperimentazione per nuove forme di accesso all'aperto.

 

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