Le donne? Restano più indietro degli uomini nella corsa al potere e nel fare carriera. Lo storico ed accademico Alessandro Barbero fa discutere. «Vale la pena di chiedersi se non ci siano differenze strutturali fra uomo e donna che rendono a quest'ultima più difficile avere successo in certi campi», afferma alla Stampa. E, pur di rischiare di essere «impopolare», si domanda: «è possibile che in media, le donne manchino di quella aggressività, spavalderia e sicurezza di sé che aiutano ad affermarsi?».
Strutturali.
[ma cos’è, una gara a chi la spara più grossa?]
Barbero su Stampa, oggi. pic.twitter.com/YZ7bdLqJfC— Marianna Aprile (@mariannaaprile) October 21, 2021
Ma uscire da questo schema potrebbe essere «solo una questione di tempo», prosegue l'accademico. «Basterà allevare ancora qualche generazione di giovani consapevoli e la situazione cambierà».
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Polemiche social - «Molte le reazioni alle sue affermazioni. Uno storico capace che dice castronerie di proporzioni cosmiche senza vergognarsene. #Barbero C’è da domandarsi cosa stia accadendo agli intellettuali in questo paese. Sembrano diventati tutti Cacciari. Boh», il tweet di Carlo Calenda.
Uno storico capace che dice castronerie di proporzioni cosmiche senza vergognarsene. #Barbero C’è da domandarsi cosa stia accadendo agli intellettuali in questo paese. Sembrano diventati tutti Cacciari. Boh. https://t.co/lzU3Vn7dyH
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) October 21, 2021
«Cmq Barbero ha ragione, le differenze strutturali ci sono. È scientificamente provato. Ma sono nei neuroni. Voleva solo dimostrarlo.#Barbero». E ancora, il tweet di "Insopportabile": «Tutto è precipitato da quando essere esperti e autorevoli in un campo fa diventare rilevante e meritevole di discussione qualunque altra vaccata venga detta. #Barbero»