«Incinta di nove mesi ma sono al lavoro: dopo la gravidanza avrò 12 settimane di maternità non pagata, il mio piano è di partorire in ufficio»

Alla donna era stato chiesto per quale motivo a così poca distanza dall'arrivo del neonato fosse ancora al lavoro, e la risposta ha scatenato un dibattito sulla questione maternità

«Incinta di nove mesi ma sono al lavoro: dopo la gravidanza avrò 12 settimane di maternità non pagata, il mio piano è di partorire in ufficio»
«Incinta di nove mesi ma sono al lavoro: dopo la gravidanza avrò 12 settimane di maternità non pagata, il mio piano è di partorire in ufficio»
Sabato 10 Febbraio 2024, 17:00
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Sempre più spesso i lavoratori chiedono a gran voce un equilibrio tra la vita privata e quella professionale, confini netti e tempo libero per potersi dedicare a tutto ciò che esula dal proprio impiego. Per poter ottenere questo tipo di equilibrio si cerca, tra le altre cose, un orario di lavoro consono ed elastico, che permetta di fare quell'ora di palestra o, nel caso si abbiano figli, di poter andare a vedere la partita della propria bambina o la recita di fine anno. 

La lotta in questo senso sembra essere ancora in corso, ma ci si aspetta che altri diritti basilari siano garantiti, come per esempio la possibilità di garantire la sicurezza del neonato attraverso la cura dei bisogni della mamma e una maternità (e paternità) vissuta con serenità.

Eppure, Valerie ci fa notare che non sempre è così: a nove mesi, la donna è al lavoro e ha intenzione di rimanere in ufficio fino all'ultimo giorno possibile per poter continuare a guadagnare il suo stipendio. 

@valerieoresko My birth plan is to deliver my baby in my office so i get paid 🙃 #pregnant #pregnantlife #maternityleave ♬ original sound - Valerie Joy Oresko

Valerie Joy Oresko sarà presto una mamma, ma rischia di dar luce il suo bambino all'interno dell'ufficio... o almeno questo sarebbe il suo desiderio, un eccesso atto a sottolineare la difficoltà della situazione in cui si trova e la mancanza di cure nei confronti di una persona che si ritroverà presto la responsabilità di un altro essere umano. 

Il video della donna è stato visualizzato oltre 600mila volte e, soprattutto, ha raccolto migliaia e migliaia di commenti riguardo la maternità. «Poco fa un collega mi ha chiesto perché sono qui», dice Valerie, mostrando la pancia, «Per farvi capire un po' il contesto, sono incinta di nove mesi e qui è il mio posto di lavoro». 

Poi, con molta semplicità e tanta frustrazione, spiega: «Tutto ciò che ottengono sono 12 settimane di maternità non pagata, tesoro. Rimarrò qui finché questo bambino non sarà uscito». Poi, nella didascalia, rafforza il concetto: «Il mio piano per la gravidanza è di partorire direttamente in ufficio, così almeno mi pagano».

Nei commenti, tutti gli utenti si sono detti assolutamente inorriditi nel sentire la situazione di Valerie e assicurano che in altri paesi (Valerie vive negli Stati Uniti) la situazione è molto differente e nessuno si sognerebbe di non pagare una lavoratrice in maternità. Qualcuno, poi, consiglia con ironia: «Molla il neonato all'ufficio del capo e digli: "Siamo una famiglia!"»

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