D'Amore pazzo per il Napoli: «Cacciato dal ristorante al gol di Raspadori»

L'attore in giro per l'Italia per il suo Caracas senza dimenticare la fede

D'Amore pazzo per il Napoli
D'Amore pazzo per il Napoli
Martedì 5 Marzo 2024, 15:24
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«Sono malato del Napoli. Domenica sera siamo andati ad Ancona e Jesi per fare il saluto in sala e poi siamo corsi in un ristorante ma ci hanno cacciato, perché quando ha segnato Raspadori ci siamo scatenati». Queste le parole di Marco D'Amore, l'attore napoletano e tifoso azzurro che è in giro per l'Italia per la promozione del film “Caracas”.

«Mi vergogno di me stesso, una signora si è girata e ha detto di mandarci via perché non ne potevano più, ma avevo già un precedente. All’epoca del primo film fatto con Servillo “Una vita tranquilla” ero in Germania ed era il giorno del famoso 3-2 a Torino con la doppietta di Hamsik e il ristoratore mi ha tirato i piatti dietro. Ho fatto saltare il tavolo e mi sono buttato a terra dopo il gol di Datolo» ha raccontato a TvPlay l'attore.

Un vero amore azzurro per D'Amore: «L’anno scorso dopo la partita con l’Udinese ho esultato piangendo: idealmente vincere lo scudetto ha significato rivivere la festa con mio nonno e mio padre quando avevo nove anni. I caroselli in strada, quella gioia che da troppo tempo non sentivo e il Napoli riesce a far vivere legando anche certi ricordi. Forse ci sarebbe da scrivere un film su mister Calzona se le cose andassero come speriamo, perché confrontarsi con una piazza così importante, arrivare da terzo allenatore come forse solo gli outsider sanno fare mangiandosi le possibilità con fame, desiderio e ossessione è un favola interessante da raccontare e speriamo di poterlo fare tra undici partite dicendo ‘alla fine quello meno titolato e considerato ci ha portato dove sogniamo».

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