«La cosa più bella di Monaco è che ci sono tanti giocatori con cui puoi allenarti, le strutture sono perfette. Lì mi sento a casa. Sto bene lì, ho una vita normale, posso andare al supermercato con zero problemi»: così Jannik Sinner, nella conferenza stampa presso la sede della federtennis, ha risposto a una domanda sulla sua residenza a Montecarlo e sulla possibilità di riportarla in Italia, scatenando alcune polemiche. Perché molti sportivi scelgono di avere la residenza nel Principato di Monaco? Come funziona la tassazione? Perché si parla di paradiso fiscale?
Tennisti a Montecarlo
Per i giocatori che guadagnano di più nel tennis, come Djokovic – che si trova al primo posto nella lista di Forbes dei tennisti più pagati al mondo, con 38,4 milioni di dollari guadagnati negli ultimi 12 mesi, i risparmi potrebbero valere milioni con una residenza a Montecarlo. Monaco è la residenza principale anche del russo Daniil Medvedev, del danese Holger Rune, dell’italiano Janik Sinner e del greco Stefanos Tsitsipas.
Residenza
I principali requisiti per diventare residenti a Monaco sono: affittare o acquisire un bene immobiliare a Monaco; fornire un estratto del casellario giudiziario emesso dallo Stato di origine e aprire un conto bancario a Monaco.
Paradiso fiscale
Qualunque Stato può diventare un «paradiso fiscale»: basta allentare i controlli sui capitali stranieri e deregolamentare l’attività di impresa.
L'Iva
L'aliquota IVA standard del Principato di Monaco è ora fissata al 20% e corrisponde a quella di molti altri Paesi europei. Esistono tuttavia altri beni e servizi che sono soggetti ad aliquote IVA più basse.
Italiani che vivono a Montecarlo
Sono 8mila i connazionali che vivono nel Principato di Monaco. E molti di loro sono finiti nel mirino dell’agenzia delle Entrate. Il Fisco era partito alla ricerca dei falsi residenti nella Rocca dei Grimaldi ed ha passato al setaccio le posizioni di tutti gli iscritti all’Aire, l’Anagrafe degli italiani residenti all’estero.