Tra meno di due mesi avrebbe compiuto 115 anni, cifra tonda sfiorata di poco. L'uomo più anziano del mondo (certificato nel 2022 dal Guinness World Records) è morto all’età di 114 anni e 311 giorni. Si chiamava Juan Vicente Perez Mora e viveva in Venezuela, dove era diventato una vera e propria icona. L'uomo dei record lascia ben 11 figli, 41 nipoti e 30 pronipoti, un intero albero genealogico. Juan Vincente era nato il 27 maggio 1909 a El Cobre, un vivace centro nel municipio di José María Vargas, nello Stato venezuelano di Táchira.
Noto come “Tio Vicente” o “Don Vicente”, ha trascorso gran parte della sua vita come contadino, principalmente impegnato nella coltivazione di canna da zucchero e caffè. Negli ultimi anni, però, era diventato un faro di longevità nel Venezuela e al di là dei suoi confini. Tanto che a darne la notizia della scomparsa è stato il presidente venezuelano Nicolas Maduro su X: «Juan Vicente Perez Mora è passato all’eternità a 114 anni», si legge nella nota.
Il passaggio di testimone
L'anziano era diventato nel 2020 l’uomo più anziano della nazione sudamericana e, nel maggio 2022, il maschio più longevo del Pianeta, secondo il Guinness World Records. Fin dalla giovane età di cinque anni, Perez Mora ha iniziato a lavorare nella terra, affiancando suo padre e i suoi fratelli nella coltivazione di canna da zucchero e caffè.
Con la sua dipartita, il titolo di uomo più anziano del mondo è passato al giapponese Gisaburō Sonobe, che all’età di 112 anni e 149 giorni porta avanti il testimone della longevità. Mentre la donna e la persona più longeva del Pianeta è la spagnola Maria Branyas, che un mese fa ha festeggiato il suo 117º compleanno (è nata il 4 marzo 1907).