Poliamore: cinque miti da sfatare sulla non monogamia etica

«Banalmente essere poliamoroso non significa poter fare quel che si vuole, con chi si vuole e quando si vuole ma anzi, vuol dire impegnarsi a rispettare degli accordi che si prendono internamente in ogni relazione e che sono perciò diversi per ciascun caso»

Una manifestazione sul poliamore
Una manifestazione sul poliamore
di Roberta Avallone
Mercoledì 1 Marzo 2023, 12:05 - Ultimo agg. 13:54
4 Minuti di Lettura

Quando si parla di poliamore si fa riferimento a una relazione composta da più di due partner, ovvero non monogama. Tuttavia esistono diversi tipi di rapporti poliamorosi che i componenti possono scegliere in base alle proprie esigenze. Esiste ad esempio la cosiddetta relazione a V, in cui uno dei partner è il punto di contatto tra gli altri due, che quindi non sono emotivamente o sessualmente coinvolti a vicenda; oppure la triade, in cui tre persone stabiliscono una relazione contemporanea a tutti i membri. Esiste poi la relazione a T, ovvero una dinamica per la quale una coppia già formata frequenta un partner esterno. Ciò che accomuna le differenti tipologie di relazioni poliamorose è il consenso delle parti ad avere contemporaneamente più rapporti affettivi. Il termine poliamore è stato introdotto per la prima volta nel 1990 da Morning Glory Zell-Ravenheart nel suo articolo A bouquet of lovers ma sono ancora molti i miti da sfatare sull'argomento. 

Il poliamore è una giustificazione al tradimento

«Il tradimento non viene previsto o perdonato nel caso del poliamore perché prevede il coinvolgimento consensuale di tutte le parti, che devono essere informate delle relazioni che i propri partner andranno eventualmente a instaurare con altre persone. Banalmente essere poliamoroso non significa poter fare quel che si vuole, con chi si vuole e quando si vuole ma anzi, vuol dire impegnarsi a rispettare degli accordi che si prendono internamente in ogni relazione e che sono perciò diversi per ciascun caso. Ciò permette alla relazione di stare in piedi in maniera sana», afferma Alexander, ragazzo poliamoroso. 

Video

Il poliamore è una scusa per le persone a non impegnarsi in una relazione

«Avere più relazioni non significa non impegnarsi in nessuna di esse. Anzi, diventa un impegno ancora più grande dal momento in cui si hanno più persone coinvolte perché si creano più dinamiche, anche più complesse da gestire. Ovviamente l'impegno di ciascuno nella relazione prescinde dal fatto che sia esclusiva o meno quindi cambia in base ai sentimenti sviluppati e al rispetto che si ha verso gli altri: non dipende o meno dall'essere poliamorosi».

Nelle relazioni poliamorose c'è sempre qualcuno che è lasciato un po' da parte

«Se una o più parti di una relazione poliamorosa si sentono trascurate o messe da parte è il segnale di qualcosa che all'interno della relazione non sta funzionando, perché anche il tipo di gerarchia nei rapporti viene pattuito. Esistono delle relazioni non gerarchiche in cui ognuno viene in maniera equivalente ogni rapporto instaurato, oppure può esistere una relazione “principale” intorno alla quale ruotano delle secondarie. Ciò viene però definito alla base del rapporto e se ci sono problematiche di esclusione bisogna lavorarci su».

Nelle relazioni poliamorose manca la gelosia

«Neanche noi poliamorosi siamo esenti dalla gelosia perché è un sentimento che ognuno prova, chi più e chi meno.

Nel caso del poliamore è fondamentale saper gestire questa gelosia, capendo perché e quando si prova, siccome non è sempre sintomo di una relazione che funziona e dura nel tempo. Può essere anzi l'avvisaglia che qualcosa non va, come di insicurezza o paura nei confronti delle persone coinvolte. Purtroppo o per fortuna tocca anche a noi, anche se è un tasto dolente».

Il poliamore è innaturale e non è duraturo

«Il concetto di poliamore esiste probabilmente da quando esiste l'uomo. Per quanto riguarda la durabilità di certo non dipende dal numero delle persone coinvolte. Anche una relazione monogama può durare poco, così come una poliamorosa. A livello personale, da quando mi sono aperto al mondo del poliamore le mie relazioni durano molto più perché alla base c'è una trasparenza maggiore e una comunicazione più approfondita e di conseguenza c'è più fiducia nei rapporti», conclude Alexander.

© RIPRODUZIONE RISERVATA