A Ischia sbarcano gli scienziati del mare per promuovere l'ecologia e l'acquacoltura per crostacei

Al meeting organizzato dalla Stazione Zoologica Anton Dohrn si confrontano scienziati delle Università di Pisa, Napoli e della Calabria, insieme all’Istituto di Biologia marina di Piombino

Ricercatori nell’ambito del progetto BluCaProd raccolgono campioni d’acqua
Ricercatori nell’ambito del progetto BluCaProd raccolgono campioni d’acqua
di Ciro Cenatiempo
Mercoledì 28 Giugno 2023, 18:11
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Il Mediterraneo è al centro: dallo studio delle coste della Calabria nascono potenziali modelli di ricerca e sviluppo economico per gli ecosistemi dei nostri mari. Con possibili ricadute a raggiera, a cominciare dall'isola verde. Sono alcuni dei temi del meeting di scienziati del mare in programma a Ischia dal 2 al 4 luglio presso l’hotel Royal Terme, organizzato dalla Stazione Zoologica Anton Dohrn per consentire a scienziati delle università di Pisa, Napoli e della Calabria, insieme all’Istituto di Biologia marina di Piombino, di pianificare interessanti ricerche ecologiche presso le coste calabresi, nell’ambito del progetto «CRIMAC BluCaProd».

«Il progetto, molto ambizioso, si propone - ricordano gli organizzatori - di determinare lo stato ecologico delle coste calabresi per conservarne la biodiversità favorendo una crescita “blu” dell’economia locale. Infatti lo scopo ultimo del progetto, dopo aver assicurato conoscenze approfondite dell’ecologia delle aree costiere che vanno da Amendolara sino a Sibari e Calopezzati, è quello di rimuovere gli impatti negativi che ancora influenzano le comunità marine e installare un sistema di acquacoltura mono-sesso per crostacei di interesse commerciale».

Esperienze che si rivelano di grande interesse per analoghi studi e sperimentazioni in corso nel golfo di Napoli.

Le colture mono-sesso, da sviluppare in cooperazione con l’università Ben Gurion di Israele, rappresentano un sistema rivoluzionario di produzione, che assicura elevate produttività in assenza di impatti negativi sulle acque e sui fondali. Il progetto «Crimac», promosso da Silvestro Greco della Stazione Zoologica di Napoli, ha finanziato il programma di ricerche «BluCaProd» coordinato da Valerio Zupo, utilizzando risorse del Programma Nazionale Infrastrutture e Ricerca (Pnir) e rappresenta uno strumento innovativo per favorire il corretto sfruttamento delle coste calabresi. Nell’ambito di questo progetto, il team di Marco Guida (Università di Napoli) studia l’ecologia chimica e microbiologica delle acque e del fondo, il team della professoressa Anna Di Cosmo studia la biodiversità animale e vegetale; i gruppi di Francesco Aliberti e Giovanni Libralato studiano la qualità delle acque in relazione alla possibilità di estrarre composti biotecnologicamente attivi da alghe, in cooperazione con il team di Paola Nieri (Università di Siena). Maria Costantini (Stazione Zoologica) con il suo gruppo studia invece gli aspetti genici e molecolari legati alla riproduzione dei crostacei, mentre il team di Roberto Bedini (Istituto Biologia Marina di Piombino) studia la diversità animale del benthos. E ancora, il team di Maria Carmela Cerra (Università della Calabria) studia l’ecotossicologia dei fondali e la presenza di inquinanti nei tessuti dei pesci, Elvira Brunelli (Università della Calabria) si occupa con i suoi collaboratori del ciclo vitale e della fisiologia dei crostacei decapodi, da applicare, in cooperazione col gruppo di ricerca di Amir Sagi (Università Ben Gurion di Israele) alla coltura mono-sesso di gamberoni ed aragoste.

In definitiva si tratta di un progetto scientifico all’avanguardia che utilizza un approccio multi-disciplinare e, coinvolgendo molte università Italiane, punta a risultati di eccellenza nel campo dell’ecologia, per favorire una crescita “blu” dell’economia calabrese, utilizzando tecniche all’avanguardia e cooperazioni internazionali. Il meeting di Ischia è un punto di svolta verso la conclusione delle attività di ricerca e l’inizio delle attività produttive.

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