Salve le terapie per mille bambini autistici della provincia di Napoli. Grazie alle proteste dei genitori dell'ultima settimana, è stato raggiunto un accordo tra Regione Campania, Asl Napoli 3 Sud e centro di riabilitazione Neapolisanit di Ottaviano che ha riaperto i battenti. Lo scorso 1 novembre, infatti, il centro all'avanguardia per l'erogazione dei servizi di riabilitazione per diversamente abili aveva sospeso le terapie per insufficienza di fondi e superamento del tetto di spesa annuale.
Dopo la diffida delle famiglie all'Asl e alla Regione e le proteste davanti alla sede della direzione generale Asl, al Bottazzi di Torre del Greco, lunedì è stata raggiunta un'intesa per scongiurare la sospensione dei servizi. L'incontro si è tenuto all'assessorato alle Politiche Sociali della Regione Campania e hanno partecipato il direttore generale dell'Asl Napoli 3 Sud Giuseppe Russo, il direttore della riabilitazione della stessa azienda sanitaria Antonio Ciccone, l'assessore Lucia Fortini, una delegazione di genitori dell'Angsa Vesuvio accompagnata dall'avvocato Sabrina Di Gennaro e dal portavoce delle famiglie, Giuseppe Giovedì.
Soddisfatti i genitori dei bambini che già due anni fa avevano dovuto combattere per lo stesso problema. «Le lotte in cui scendi in campo perché vivi nel problema - ha detto Giuseppe Giovedì- ripagano sempre. Fortunatamente ci siamo imbattuti in persone sensibili come il direttore Giuseppe Russo che è un medico e sa di cosa parliamo. Ha battuto sul fatto che il centro non può assolutamente chiudere e che bisogna lavorare per prospettare un futuro senza più problemi di questo tipo. Per questo ci vuole il supporto della Regione perché è necessario istituire un fondo ad hoc per l'autismo: noi non conosciamo dati e conti da quadrare ma bambini che devono essere seguiti necessariamente. Contiamo sulla sensibilità dell'assessore Fortini, e della sua intercessione con il presidente De Luca che con la sua tenacia saprà risolvere il problema. Noi genitori siamo scesi in campo dandoci forza a vicenda: quando si combatte si è soli, quando si vince ci sono tutti e c'è pure chi sale sul carro del vincitore senza aver mosso un dito. Ora chiediamo un tavolo tecnico permanente perché non si ripresenti più in futuro questa problematica».