Acerra, ecco il Museo di Archeologia e Storia del Territorio di Acerrae e Suessula

Inaugurato il Museo di Archeologia e Storia del Territorio di Acerrae e Suessula
Inaugurato il Museo di Archeologia e Storia del Territorio di Acerrae e Suessula
di Enrico Ferrigno
Venerdì 20 Ottobre 2023, 07:00 - Ultimo agg. 21 Ottobre, 09:11
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Settecento reperti che vanno dalla preistoria al periodo romano di cui ben 26 provenienti dalla preziosa collezione Spinelli che tornano ad Acerra a distanza di 78 anni dal loro trasferimento a Napoli all'interno del Museo nazionali per salvarli dalla possibile distruzione da parte degli eserciti in guerra. È il piccolo tesoro del MAAS, il Museo di Archeologia e Storia del Territorio di Acerrae e Suessula inaugurato ufficialmente ieri mattina a 41 anni dalla prima delibera di istituzione ed a 20 dai primi lavori, custodito nelle sue sale poste nelle antiche scuderie del Castello baronale. «Una giornata storica per Acerra», dice il sindaco Tito D'Errico visibilmente raggiante. Ma non solo. In un futuro prossimo sarà acquisita dal ministero la storica casina Spinelli, realizzata nel 1700 per ospitare i re di Napoli che insiste nelle campagne di Acerra sull'antica città di suessula al confine con Maddaloni ed attualmente in rovina. Ad annunciarlo è stato il sovrintendente archeologico dell'area metropolitana Mariano Nuzzo durante la cerimonia di inaugurazione. Suo anche l'annuncio dello stanziamento di 200mila euro per la ripresa degli scavi e la messa in sicurezza dell'area archeologica di Suessula che sarà visitabile anche grazie alla sponsorizzazione da parte di società private. «Siamo in un contesto archeologico e culturale veramente eccezionale», spiega Nuzzo nell'annunciare la prossima visita al neonato museo del ministro Sangiuliano. E che si punti ad una valorizzazione della storia dell'intero comprensorio lo testimoniano anche i dirigenti di Rfi che hanno raggiunto un accordo con la sovrintendenza per una «compensazione culturale», dovuta per la realizzazione della Tav. I lavori di realizzazione della strada ferrata che collegherà la Campania con la Puglia hanno portato alla luce numerose testimonianze preistoriche che verranno messe in mostra nella futura stazione di Afragola. «Noi vogliamo creare non solo infrastrutture, ma anche valorizzare la cultura», ha assicurato Domenico Semplice di Rfi. 

All'inaugurazione hanno preso parte anche presidente della assise comunale Raffaele Lettieri, il direttore regionale delle Politiche Culturali, Rosanna Romano, la segretaria del ministero per la Campania, Teresa Elena Cinquantaquattro, Daniela Giampaola, della Soprintendenza Abap per il Comune di Napoli ed il docente universitario Luca Cerchiai.

Nel museo sono esposti i reperti archeologici delle due antiche città sorte nella piana dei Regi Lagni: Acerrae posta nelle viscere del centro storico e Suessula nelle campagne di Calabricito. Dalle sale è possibile osservare anche i resti dell'antico teatro romano su cui è poi sorto il Castello baronale. Il percorso museale narra la storia di Acerrae con l'esposizione dei corredi tombali dal IV secolo avanti Cristo fino all'epoca romana e delle ceramiche dell'età tardo-arcaica. La seconda sala, mostra invece le importanti testimonianze di età preistorica rinvenute nel suo comprensorio. L'ultima sala è dedicata a Suessula, l'antica città di origine etrusca abbandonata dopo il periodo medievale e parzialmente riportata alla luce con il suo foro e gli edifici civili e religiosi alla fine dell'Ottocento e nelle successive campagne di scavo. La maggior parte dei reperti di grande pregio artistico e storico sono conservati nella Collezione Spinelli». 

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