Settecento reperti che vanno dalla preistoria al periodo romano di cui ben 26 provenienti dalla preziosa collezione Spinelli che tornano ad Acerra a distanza di 78 anni dal loro trasferimento a Napoli all'interno del Museo nazionali per salvarli dalla possibile distruzione da parte degli eserciti in guerra. È il piccolo tesoro del MAAS, il Museo di Archeologia e Storia del Territorio di Acerrae e Suessula inaugurato ufficialmente ieri mattina a 41 anni dalla prima delibera di istituzione ed a 20 dai primi lavori, custodito nelle sue sale poste nelle antiche scuderie del Castello baronale. «Una giornata storica per Acerra», dice il sindaco Tito D'Errico visibilmente raggiante. Ma non solo. In un futuro prossimo sarà acquisita dal ministero la storica casina Spinelli, realizzata nel 1700 per ospitare i re di Napoli che insiste nelle campagne di Acerra sull'antica città di suessula al confine con Maddaloni ed attualmente in rovina. Ad annunciarlo è stato il sovrintendente archeologico dell'area metropolitana Mariano Nuzzo durante la cerimonia di inaugurazione. Suo anche l'annuncio dello stanziamento di 200mila euro per la ripresa degli scavi e la messa in sicurezza dell'area archeologica di Suessula che sarà visitabile anche grazie alla sponsorizzazione da parte di società private. «Siamo in un contesto archeologico e culturale veramente eccezionale», spiega Nuzzo nell'annunciare la prossima visita al neonato museo del ministro Sangiuliano. E che si punti ad una valorizzazione della storia dell'intero comprensorio lo testimoniano anche i dirigenti di Rfi che hanno raggiunto un accordo con la sovrintendenza per una «compensazione culturale», dovuta per la realizzazione della Tav. I lavori di realizzazione della strada ferrata che collegherà la Campania con la Puglia hanno portato alla luce numerose testimonianze preistoriche che verranno messe in mostra nella futura stazione di Afragola. «Noi vogliamo creare non solo infrastrutture, ma anche valorizzare la cultura», ha assicurato Domenico Semplice di Rfi.
All'inaugurazione hanno preso parte anche presidente della assise comunale Raffaele Lettieri, il direttore regionale delle Politiche Culturali, Rosanna Romano, la segretaria del ministero per la Campania, Teresa Elena Cinquantaquattro, Daniela Giampaola, della Soprintendenza Abap per il Comune di Napoli ed il docente universitario Luca Cerchiai.