Pasiòn Picasso: la mostra immersiva all'Archivio di Stato di Napoli

La mostra, gratuita e fruibile fino al 14 gennaio 2024, è inserita nel grande Progetto internazionale "Picasso Celebration 1973-2023" ed è sostenuta dalla Regione Campania

Pasiòn Picasso: la mostra immersiva all'Archivio di Stato di Napoli
Pasiòn Picasso: la mostra immersiva all'Archivio di Stato di Napoli
di Valentina Bonavolontà
Lunedì 16 Ottobre 2023, 21:21 - Ultimo agg. 17 Ottobre, 18:40
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Quasi quaranta opere di Picasso, appartenenti alle collezioni dei grandi Musei internazionali invadono l'Archivio di Stato di Napoli, che sempre più rinnova le sue vesti, mostrando la sua vocazione a polo museale e spazio espositivo. Una particolare mostra immersiva gratuita dal titolo “Pasión Picasso” immerge il visitatore in un trionfo visivo ed emotivo di arte, cultura e bellezza. All’Archivio di Stato sarà inoltre possibile osservare da vicino documenti d’archivio, articoli di giornale, cartoline, fotografie e lettere autografe di Pablo Picasso risalenti al 1953.

La mostra, gratuita e fruibile fino al 14 gennaio 2024, inserita nel grande Progetto internazionale "Picasso Celebration 1973-2023", sostenuta dalla Regione Campania, è stata inaugurata oggi pomeriggio nel sontuoso chiostro del Platano, occupato da giovani artisti che riproducevano le opere più famose del pittore spagnolo.

Un connubio tra digitalizzazione e cultura, per provare ad avvicinare i giovani a Picasso e riqualificare ancora l'offerta turistica napoletana. 

Alla cerimonia di inaugurazione sono stati presenti L'Ambasciatore del Regno di Spagna, Miguel Fernàndez-Palacios, l'assessore al Turismo dell Regione Campania Felice Casucci e il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi. 

 

«La Regione ha l'obiettivo di valorizzare il proprio patrimonio culturale, storico e artistico, non solo per tutelarlo a vantaggio dei cittadini, ma per rendere la fruizione più ampia possibile ai flussi turistici» - dice Felice Casucci - «Questa mostra è un'occasione unica per conoscere il grande artista spagnolo e una nuova scusa per portare i turisti a conoscere questo luogo meraviglioso». 

Nella cornice dello straordinario Monastero dei Santi Severino e Sossio, apre una mostra che intreccia i documenti unici custoditi in Archivio, provenienti dal carteggio del senatore partenopeo Eugenio Reale a sostegno delle avversate mostre a Roma e Milano, nel 1953, delle opere di Pablo Picasso, pittore ritenuto troppo politico e divisivo. 

«Tutto questo entisiasmo attorno all'Archivio di Stato lo dobbiamo alla sua direttrice, alle sue idee e alla sua voglia di rinnovare ed aprire questo luogo meraviglioso. Luogo che ammetto di aver consociuto pochissimi anni fa». - spiega il Primo Cittadino napoletano - «Da luogo polveroso diventa luogo che apre a venti nuovi e a stimoli internazionali». 

Una mostra che farà conoscere al grande pubblico, grazie al supporto della tecnologia immersiva Softec, virtualmente le sue opere più intense e spettacolari, in particolare quelle che furono protagoniste di due esposizioni, realizzate nella bufera della polemica politica nel 1953, alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma e al Palazzo Reale di Milano.

I visitatori potranno “perdersi” nel bombardamento di Guernica, avvicinarsi alla disperazione della donna che alza le braccia al cielo tra le fiamme della casa, rivivere con empatia la suggestione suscitata dai dipinti di Picasso, oggi possibile, grazie alla tecnologia digitale. La mostra Pasión Picasso consentirà anche al visitatore, con una serie di touchpoint, di interagire grazie al proprio smartphone.

Durante il percorso di visita sarà inoltre possibile osservare da vicino documenti d’archivio, articoli di giornale, cartoline, fotografie e lettere autografe di Pablo Picasso risalenti al 1953 e alla querelle che accompagnò l’organizzazione delle due Mostre di Roma e Milano. 

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La direttrice Candida Carrino ha dunque evidenziato, accompagnando durante la mostra il Sindaco, l'ambasciatore spagnolo e l'Assessore al turismo, il fil rouge delle iniziative che aprono le porte dell'Archivio e le suggestioni provenienti dalla modalità immersiva della mostra, complementari rispetto alla visione reale delle singole opere, sparse nei Musei del mondo. 

«Abbiamo avuto un grande aiuto economico dalla Regione Campania, am non così grande insomma, da portare qui fisicamente le opere di Picasso. - spiega con ironia la direttrice - Il nostro augurio è che questa mostra possa generare passione e curiosità nei visitatori in tale misura da programmare, nelle loro vacanze future, anche visite al Museo Picasso di Vallauris o al Museo Reina Sofia di Madrid»

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