Capri, biblioteca in rovina: sigilli nell’antica certosa

La custodia dei libri affidata al sindaco Lembo

La Certosa di Capri
La Certosa di Capri
di Anna Maria Boniello e Dario Sautto
Venerdì 26 Gennaio 2024, 23:00 - Ultimo agg. 28 Gennaio, 09:16
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Libri del '500 custoditi tra «degrado e abbandono». Blitz dei carabinieri nella biblioteca ospitata nella Certosa: sigilli all'edificio gestito dal Comune. Ieri mattina, un'ispezione eseguita dai carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Napoli, guidati dal capitano Massimiliano Croce e coadiuvati dal personale della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Campania (con il direttore Gabriele Capone), si è conclusa con il sequestro della biblioteca comunale di Capri intitolata a Luigi Bladier e ospitata all'interno del complesso monumentale trecentesco della Certosa di San Giacomo. Un sequestro di iniziativa che ha portato la Procura di Napoli ad aprire un fascicolo d'inchiesta per verificare se l'iter seguito negli ultimi mesi sia stato corretto. 

La biblioteca comunale è chiusa da circa due anni, in attesa di lavori di restauro che sarebbero stati seguiti interamente proprio dagli esperti della Soprintendenza di Napoli che, però, nel frattempo aveva dato delle prescrizioni sulla salvaguardia di alcuni volumi, alcuni in particolare risalenti al 1500 e custoditi all'interno dell'edificio.

«Non li avevamo ancora spostati perché il nostro intento era quello di individuare, insieme alla Soprintendenza, un luogo idoneo in cui traslocare tutti i libri presenti nella biblioteca, ma le prime soluzioni proposte non erano risultate idonee» spiega il sindaco di Capri, Marino Lembo, che insieme ad una dirigente comunale è stato nominato custode della biblioteca sequestrata.

Lo stesso primo cittadino caprese conferma che «adesso daremo priorità a quei libri, individuando una ditta specializzata per lo spostamento. Se non lo abbiamo fatto prima – aggiunge Lembo – è perché volevamo garantire un trasloco completo della biblioteca, abbiamo agito sempre in buona fede». 

Secondo quanto ricostruito finora dai carabinieri del TPC, quei libri sono di grande valore storico. Adesso andranno catalogati, bollati e sistemati in un luogo idoneo alla loro conservazione, in attesa dei lavori che saranno effettuati nella biblioteca comunale. Solo successivamente potranno tornare all'interno della biblioteca, che al momento – secondo gli investigatori – versa in uno stato di «degrado e abbandono» non idoneo alla conservazione di libri antichi.

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Da ieri pomeriggio, gli uffici capresi sono al lavoro per individuare con urgenza una sede idonea: «Vogliamo sistemare quei libri nel miglior modo possibile – spiega il sindaco Lembo – ed io, da ex studente che ha frequentato la biblioteca, ci tengo particolarmente. Ora dobbiamo ragionare con la Soprintendenza per individuare insieme una struttura provvisoria, e nel frattempo chiederemo il dissequestro per poter affidare il trasporto ad una ditta specializzata». 

Il primo cittadino di Capri, inoltre, fa presente che la Certosa di San Giacomo «sarà sede del G7 e sono già in corso i lavori per la sistemazione del viale. L'intero complesso monumentale sarà il motore culturale di Capri, che ora sarà sede anche del polo museale autonomo».

Dall'alto la sagoma della Certosa di San Giacomo domina il panorama caprese, con alle spalle i Faraglioni. Nello scorso secolo, il complesso monumentale e il suo spettacolare chiostro hanno ospitato una sezione distaccata del liceo e del ginnasio di Meta e le scuole medie. La costruzione dell'edificio risale al 1300, su terreno donato dalla regina Giovanna d'Angiò. Per secoli ha ospitato un monastero e da circa cento anni in uno dei locali il Comune di Capri aveva allestito una biblioteca, che raccoglie volumi anche storici e tutelati. Da due anni, però, la biblioteca era chiusa, in attesa di un restyling che non è mai partito. «Si tratta di un bene vincolato, con affreschi importanti da tutelare, su cui da tempo è in corso un'interlocuzione con la Soprintendenza», conclude il sindaco Marino Lembo. 

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