Capri, la carica di B&B e case vacanza: «Così i residenti restano senza alloggi»

L'overtourism sbarca in Consiglio comunale

La piazzetta cartolina di Capri
La piazzetta cartolina di Capri
di Anna Maria Boniello
Domenica 6 Agosto 2023, 08:30 - Ultimo agg. 7 Agosto, 07:41
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L'overtourism sbarca in Consiglio comunale a Capri. Non solamente quello giornaliero ma quello residenziale legato al fenomeno dell'aumento costante di b&b, case vacanza e affitti brevi. A portare l'argomento all'attenzione dell'assise comunale, che si terrà martedì, sarà l'avvocato Enrico Romano consigliere delegato all'Urbanistica che ha studiato il fenomeno a cui si deve porre rimedio quanto prima. L'isola ormai soffre di sovraffollamento e perfino i capresi non trovano più case dove andare a vivere.  

Capri, diversamente da altre località, è un'isola di piccole dimensioni, poco più di dieci chilometri quadrati, divisi tra i due comuni di Capri e Anacapri, con le leggi vigenti che impediscono nuove costruzioni.

Molti giovani che vogliono metter su famiglia non trovano più un'abitazione nella quale fissare dimora e addirittura in tanti stanno cercando case a Napoli, pur essendo residenti a Capri, creando la figura del pendolare al contrario.

Ad affrontare il problema in consiglio comunale, come si diceva, sarà il consigliere delegato Enrico Romano. «L'isola di Capri sta vivendo soprattutto in questi ultimi anni una fase di profonda trasformazione economico e sociale con un crescente problema di sovraffollamento turistico così come anche altre località, penso a Venezia, Firenze, Positano, ma con una differenza sostanziale spiega meglio Romano - che l'isola di Capri ha un territorio circoscritto non espandibile verso località periferiche e con inevitabili problematiche di vivibilità generale, di traffico, di natura sociale abitativa, di smaltimento rifiuti, di trasporto verso la terraferma. Coniugare uno sviluppo sostenibile del territorio e delle sue bellezze con la crescente offerta turistica rappresenta la sfida futura dell'isola verso la quale l'amministrazione comunale di Capri col sindaco Marino Lembo sono impegnati».

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La decisione si basa anche su dati statistici ufficiali che prevedono un tetto massimo della ricettività alberghiera ed extralberghiera. Numeri che sono stati triplicati in questi ultimi anni con la nascita delle attività extralberghiere anche perché l'attuale piano regolatore vieta di aumentare i posti letto negli hotel e autorizza solo l'ampliamento delle aree comuni, di sale ristoranti e cucine, ovvero tutto ciò che non consente di accrescere il numero di letti. E così mentre il numero di alberghi censiti è rimasto invariato rispetto agli anni precedenti, con quarantatré strutture, 1.222 camere e 2.404 posti letto, lo sviluppo di case vacanza, b&b e attività extralberghiere in sette anni è passato da 11 alle attuali 484 arrivando a numeri che l'isola azzurra in fatto di servizi non è più in grado di sostenere per cui la proposta di un disciplinare è di notevole importanza per rendere l'isola di Capri nuovamente vivibile per tutti, vacanzieri e residenti. 

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