Capri, via Krupp riapre dopo nove anni: «Un regalo al mondo»

Cerimonia con il ministro Sangiuliano: «Una vista unica che deve essere riportata agli occhi di tutti in nome della bellezza»

La riapertura di via Krupp
La riapertura di via Krupp
di Fabio Jouakim
Domenica 25 Giugno 2023, 09:00 - Ultimo agg. 26 Giugno, 07:11
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«Una vista unica che deve essere riportata agli occhi di tutti in nome della bellezza. È una vera e propria opera d'arte da custodire e promuovere. La sua riapertura è un regalo al mondo». Nell'aprire simbolicamente la chiave del cancello che restituisce dopo nove anni via Krupp ai capresi e a tutto il mondo, il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano non nasconde l'orgoglio. Sorride a chi gli ricorda che l'ultimo che riaprì via Krupp nel 2008 fu il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano («Non esageriamo, sono un semplice ministro...») e ricorda come Capri sia «una vetrina positiva globale». Il sindaco di Capri Marino Lembo va con il pensiero a quando era bambino: «Per i capresi è “la” strada. Non è importante solo per i turisti, a tanti di noi ricorda le passeggiate della gioventù».

Una delle vie più suggestive del mondo, un'opera d'arte a pieno titolo, tra le cartoline capresi più esportate nel pianeta, con i suoi oltre milletrecento metri di tornanti scavati nella roccia dall'architetto e ingegnere napoletano Emilio Mayer. Un ambientalista ante litteram, che fece nascere l'enorme opera «a colpi di piccone e mai con la dinamite», come ricorda il suo pronipote - invitato a Capri per l'occasione - Chicco Di Vincenzo, caporedattore dell'Ansa. Mayer, si ricorda durante l'evento, nel suo ardito progetto dedicò tre pagine alla leggerezza e alla bellezza di percorrere questi tornanti, perché «passeggiando i pensieri gravosi scompaiono». Un percorso aperto all'inizio del Novecento per volere di Alfred Friedrich Krupp, l'industriale tedesco dei cannoni, sbarcato a Capri nel 1898 per trovare pace e che regalò all'isola azzurra un percorso che collegava il centro con la parte sud del mare.

Una passeggiata mozzafiato realizzata in soli diciannove mesi e ultimata nel 1902, che corre (oggi, perché in realtà iniziava da largo Artigianato) dai Giardini di Augusto fino a Marina Piccola. 

Nove anni di chiusura dopo uno smottamento, ma già in precedenza un lungo stop - oltre trent'anni - prima della nuova vita. Il consolidamento del costone da parte del Comune, con l'ausilio di una ditta specializzata che ha messo in sicurezza le pareti di roccia calcarea. Un investimento, spiega il sindaco di Capri Marino Lembo, di «quattro milioni in cinque anni con la formula del partenariato pubblico privato». Al Comune spetterà la pulizia ordinaria, alla ditta l'onere di assicurare la manutenzione che permetta la fruibilità della strada. Alla cerimonia presente anche il capo dell'ufficio culturale dell'ambasciata tedesca in Italia, Andreas Krueger. «Un percorso romantico tanto caro soprattutto ai viaggiatori tedeschi, legati da sempre, per tradizione, alla nostra isola - dice ancora Lembo - Riaprire oggi via Krupp vuol dire restituirle il suo originario valore, come tributo alla bellezza della natura e simbolo di eterna libertà. Un mirabile esempio di come si possano fondere ingegno umano, tecnica costruttiva e rispetto per l'ambiente».

 

Insieme a Sangiuliano, a spingere idealmente il cancello finora chiuso di via Krupp sono alcuni bambini dell'istituto comprensivo Ippolito Nievo di Capri. Perché i bambini? «Sono loro che stanno aprendo idealmente questo luogo al futuro. E sono loro che dovranno far sì che rimanga sempre aperto e fruibile». Sul percorso di via Krupp anche una visita guidata, che verrà ripetuta ogni mese, e una mostra creata da Umberto Natalizio, con la collaborazione delle ricercatrici Simona D'Angiola e Carmelina Fiorentino, sulla storia della strada. Con un ricordo che va anche a Dudù La Capria, che quest'anno avrebbe compiuto cento anni.

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In serata, ai Giardini di Augusto, anche il secondo appuntamento della rassegna “Capri d'Autore” curata da Valentina Fontana, con Sangiuliano intervistato dal giornalista Gianluigi Nuzzi. Una chiacchierata parlando tra l'altro di Pnrr, fiscalità, prezzo dei biglietti dei musei, fino a toccare un nervo scoperto: «Io sono stato censurato, quando ho provato a raccontare una narrazione della pandemia che non era quella del mainstream, una verità che però oggi sta emergendo. Per questo voglio che la cultura sia libera e senza censura». Infine l'annuncio di una legge sul libro: «Nei centri storici delle città stanno scomparendo le librerie. Pensiamo ad obbligare gli enti proprietari di immobili nei centri storici a darli alle librerie ad equo canone, oltre a finanziare gli under 35 perché aprano librerie in periferia». Oltre all'idea di creare, in occasione del varo del treno ad alta velocità Roma-Pompei - il 16 luglio - un biglietto unico per trasporti e ingresso agli Scavi. 

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