Gigi Manzoni sindaco di Pozzuoli: «Le parole sul bradisismo vanno pesate o sarà il caos»

«Aspettiamo che il decreto sui Campi flegrei venga convertito al più presto in legge e che vengano accolti con immediatezza i nostri emendamenti»

Gigi Manzoni sindaco di Pozzuoli
Gigi Manzoni sindaco di Pozzuoli
di Nello Mazzone
Martedì 7 Novembre 2023, 07:10 - Ultimo agg. 8 Novembre, 07:30
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«Sulla ventilata ipotesi del passaggio dall'attuale allerta gialla a quella arancione di preallarme e per le valutazioni fatte dalla Commissione grandi rischi, chiederemo oggi al ministro della Protezione civile Nello Musumeci di illustrarci, innanzitutto, su quali basi scientifiche ha basato le sue dichiarazioni». Il sindaco di Pozzuoli, Gigi Manzoni, incontrerà oggi a Roma il ministro Musumeci. Con lui ci saranno i primi cittadini dei sette Comuni che rientrano nella zona bradisismica, compreso Napoli. Ma è chiaro che sono soprattutto gli oltre 80mila residenti di Pozzuoli, epicentro di questa nuova crisi bradisismica che è la terza dopo quelle del 1970 e del biennio 1982-84, ad essere preoccupati dopo le parole del ministro della scorsa settimana.

Sindaco, lei è chiamato a governare una città alle prese con una nuova fase critica del fenomeno millenario del bradisismo. Che cosa le fa più paura?
«È fondamentale innanzitutto che da oggi in poi tutti facciano riferimento a una comunicazione univoca e condivisa tra Governo, Regione, enti locali e istituzionali per non generare equivoci o malintesi.

Ritengo questo della comunicazione un aspetto importantissimo. Bisogna essere chiari e trasparenti con la popolazione, altrimenti il territorio rischia di pagare un dazio altissimo, anche a livello di flussi turistici e di conseguenza di natura economica».

Teme inutili allarmismi?
«Inevitabilmente c'è questo rischio in generale e per evitarlo, così come per evitare la preoccupazione tra la gente, è sempre meglio chiarire i termini dei vari dibattiti che si svolgono all'interno delle istituzioni».

Come si gestisce la paura di migliaia di persone?
«Innanzitutto, come abbiamo fatto alcuni giorni fa noi sindaci ricordando a tutti di fare molta attenzione ai termini usati per la comunicazione, tenendo conto degli effetti sulla popolazione e sull'economia dei Campi Flegrei. I cittadini devono essere consapevoli che noi non nascondiamo loro nessuna notizia, anzi abbiamo stabilito con la protezione civile comunale che ogni volta che c'è una scossa di magnitudo superiore a 1.5 personalmente informo la città attraverso i social».

Avete anche chiesto aiuto all'ordine regionale degli psicologi?
«Abbiamo avuto già molti incontri con il presidente dell'ordine campano Armando Cozzuto e a breve partirà un articolato progetto di sostegno psicologico, a cominciare dai bambini e dalle bambine delle nostre scuole, ma esteso anche ai loro genitori e ai loro insegnanti».

Domani (oggi per chi legge, ndr) il ministro Musumeci vi aggiornerà su molti punti. Voi sindaci cosa chiederete?
«Aspettiamo che il decreto sui Campi flegrei venga convertito al più presto in legge e che vengano accolti con immediatezza i nostri emendamenti. Illustreremo, soprattutto, al ministro che stiamo già lavorando sulle attività che il decreto, approvato dal Governo e in discussione alle Camere, prevede. A cominciare dalle verifiche dei sottoservizi, oltre all'aggiornamento dei piani delle vie di fuga».

Quali interventi avete avviato, su questo fronte a Pozzuoli?
«Il nostro Comune ha intrapreso fin da subito tutte le attività di monitoraggio. Dalla scorsa estate sono partite azioni di monitoraggio e verifica degli edifici pubblici, soprattutto delle scuole che oggi sono i luoghi pubblici più sicuri visto che vengono sempre controllati dopo ogni scossa significativa. Non ci siamo mai fermati, e trovo normale che sia Pozzuoli ad essere particolarmente attenzionata perché è la fetta più ampia del territorio dei Campi flegrei interessata al bradisismo si trova nel nostro Comune. Così come le case e la popolazione stessa. Restiamo in attesa che venga definita la zona rossa bradisismica».

Su vie di fuga e piano comunale di protezione civile a che punto siete?
«Non siamo indietro rispetto ai piani di lavoro previsti e di nostra competenza. Continueremo in maniera spedìta a mettere in pratica tutto ciò che è necessario per garantire tranquillità e sicurezza ai nostri concittadini e sulle vie di fuga siamo al lavoro per garantire, con Tangenziale Spa, l'apertura del tunnel Tangenziale-Porto. È fondamentale, poi, la chiusura dopo 40 anni dei cantieri del piano intermodale commissariale». 

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