Masseria Ferraioli, saccheggi e danni ad Afragola: i clan all'attacco dei beni confiscati

Sei raid in pochi mesi: l'ultimo la scorsa notte quando alcuni malviventi hanno fatto irruzione nei locali del bene confiscato alla camorra

La Masseria Ferraioli
La Masseria Ferraioli
di Marco Di Caterino
Sabato 22 Luglio 2023, 08:28 - Ultimo agg. 09:35
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Masseria Ferraioli sotto attacco della camorra. Sei raid in pochi mesi. L'ultimo la scorsa notte quando alcuni malviventi hanno fatto irruzione nei locali del bene confiscato alla camorra, più grande dell'area metropolitana di Napoli con i suoi 120mila metri quadrati di ubertosa campagna, parte della quale è stata frazionata in oltre trecento orti urbani gestiti da altrettanti nuclei familiari. Questa volta gli sconosciuti, dopo aver staccato i contatori dell'energia elettrica, hanno smontato e portato via tutti i tubi di rame, dell'impianto di climatizzazione in corso di ultimazione.

Ma questi i balordi non si sono limitati a questo, mettendo a soqquadro i locali, spargendo escrementi su tutti i pavimenti.

Ed è stato proprio questo particolare a indurre inquirenti e responsabili della struttura a non credere che il raid fosse finalizzato al solo furto dei tubi di rame, ma a un atto intimidatorio. Non è la prima volta che i beni confiscati finiscono per essere spoliati o peggio vandalizzati e dati alle fiamme, anche quando sono poi affidati a coop sociali impegnate nelle attività del terzo settore.

Ed è uno scandalo inaccettabile che un bene dello Stato subisca tanti raid senza che si provveda a sorveglianza. Le forze dell'ordine sul territorio, nonostante le ataviche carenze di personale, compiono dei veri miracoli ma se fino ad oggi non sono stati individuati quelli che ipoteticamente dovrebbero essere solo semplici «marjuoli», o come ipotizza radio piazza «i soliti zingari», vuol dire che i furti subiti dalla Masseria Ferraioli debbano essere letti come azioni intimidatorie della criminalità organizzata più abile a mimetizzarsi. 

Quest'ultimo raid è avvenuto dopo pochissimi giorni da una manifestazione promossa per ricordare l'importanza della valorizzazione dei beni confiscati argomento trattato da due specialisti dell'antimafia, quali Franco Roberti e Federico Cafiero De Raho, ex procuratori nazionali antimafia. E la camorra ha risposto con il raid della scorsa notte, cosi com'è nel suo scellerato stile.

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«Abbiamo le spalle forti commenta - Giovanni Russo, direttore della masseria Ferraioli - e non ci arrenderemo mai. Però continua il direttore bisogna essere sordi o ciechi per non collegare questi sei episodi a chi vorrebbe interrompere il percorso di legalità e riscatto della Masseria Ferroioli, per dare spazio al cemento o altro. Lotteremo fino alla fine». Su questo bene confiscato, infatti, incombe la realizzazione di uno svincolo autostradale e la ventilata realizzazione di un canile comunale. 

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